Scrive il Corriere dello Sport, in tre giorni può cambiare tutto. Ma può anche rimanere la stessa situazione di stallo. Dipende, tutto, dai protagonisti. O meglio, dal protagonista, cioè Rick Karsdorp, perché il pensiero della Roma è chiaro è definito: la società ha convocato l’olandese a Trigoria per il dodici mattina e si aspetta che si presenti. Da professionista. Quello che è successo nelle scorse settimane però non passerà sotto traccia: è in arrivo una multa molto salata da parte del club al ragazzo (probabilmente il 30% dello stipendio mensile) per non essersi presentato prima al Bernardini e poi in Giappone. Su questo Pinto e la proprietà non ammettono deroghe. Quello che succederà da lunedì in poi è tutto da dimostrare.
La prima possibilità è che Karsdorp si presenti, si scusi, chiarisca con Mourinho e si stabilisca una sorta di tregua armata. Il giocatore non viene messo fuori rosa, si allena, Mou decide se e quando farlo giocare. Lui paga la multa e, nel frattempo, Pinto e il suo agente ragionano su una soluzione per la cessione, trovando una squadra disposta a offrire almeno 8-9 milioni subito o, al massimo, a giugno. Garantiti.
Al momento resta quella più probabile. Karsdorp torna a Trigoria, paga la multa ma si allena con i giocatori che non fanno più parte del progetto. Coric e Bianda, per intendersi. A quel punto, però, per la Roma diventerebbe complicato trovare un club disposto a pagare quasi 10 milioni per un giocatore fuori rosa. Per Rick, invece, sarebbe forse più semplice forzare la mano per andare in prestito. Di certo, non il massimo per un calciatore di 27 anni che un anno e mezzo fa ha rinnovato fino al 2025 ed era un titolare fisso.
Stando a quanto filtra dall’entourage del ragazzo, non si verificherà, ma c’è anche la possibilità che Karsdorp decida di non presentarsi lunedì arrivando allo strappo definitivo col club. La Roma lo multerebbe di nuovo e a quel punto trovare qualsiasi margine per ricucire sarebbe impossibile. Chi è vicino a Rick smentisce questa ipotesi, fa capire come il giocatore voglia comportarsi da professionista e spiega come la mancata presenza prima della partenza per il Giappone fosse legata a un effettivo disagio. Perché il terzino era davvero scosso da quanto successo dopo il Sassuolo: la pubblica accusa di Mourinho, gli insulti sui social e anche sotto casa, l’esclusione contro il Torino e l’immediata partenza per l’Olanda.
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