Ale e Ricky, sedici anni dopo quella gelida notte di Vinovo
Avevo appena otto anni eppure quella notte la ricordo benissimo.
Era sera, e come ogni fine settimana con mio padre eravamo pronti per guardare la Juventus, partita che però quel venerdì non verrà disputata. Pochi minuti prima del calcio d’inizio sul maxischermo dell’Olimpico di Torino infatti viene annunciato il rinvio della gara, un grave lutto ha colpito la società bianconera, e non solo.
Le ore successive furono un misto tra incertezza e angoscia, non si capiva cosa fosse successo e neppure chi fosse stato coinvolto. Ricordo molto bene le ricerche di mia madre sul computer di casa, ricerche che però in quel momento risultavano vane. Mio padre invece aggiornava costantemente il Televideo in cerca di maggiori informazioni, ma anche i suoi tentativi non servirono.
Solo in tarda serata, attraverso un comunicato ufficiale la Juventus comunicò il decesso di due giovani calciatori della Berretti, Riccardo Neri e Alessio Ferramosca entrambi diciassettenni. Nel tentativo di recuperare i palloni finiti in un laghetto poco distante dal campo di allenamento i due ragazzi hanno perso la vita, sconvolgendo il mondo calcistico.
Una notizia che ci tolse le parole.
Alessio e Riccardo inseguivano il proprio sogno, quello di vestire la maglia della prima squadra. Sì, perché quando hai diciassette anni puoi permetterti di sognare e nonostante tutto loro continuano a farlo nel ricordo vivo di tutte le persone che ogni giorno li custodiscono nel cuore.
Le famiglie dopo la loro scomparsa hanno costituito un’Associazione in loro memoria che si occupa di finanziare iniziative umanitarie in Italia e all’estero.
riccardoealessio.it, Per sostenere l’associazione Riccardo Neri e Alessio Ferramosca.