“Camorra, per il calciatore Armando Izzo chiesti quattro anni e 10 mesi” scrive Il Mattino oggi in edicola. Quattro anni e dieci mesi di reclusione: questa è la pena chiesta dalla Procura distrettuale antimafia di Napoli nei confronti di Armando Izzo, difensore del Monza, già indagato nel 2016 con le accuse di concorso esterno e frode sportiva nell’ambito di un’inchiesta sulle opacità nei rapporti tra calcio e camorra. La giustizia sportiva si era già espressa con una squalifica di 18 mesi, ridotti a 6 nel 2017. I fatti risalgono al 2014 e secondo l’accusa si ipotizzano “presunti contatti con la camorra di Secondigliano e Scampia, in relazione all’ipotesi di combine nel corso di due partite di campionato disputate in serie cadetta (serie B) nel 2014: Modena-Avellino e Avellino Reggina”. Izzo ha dichiarato di aver finto un infortunio pur di non prendere parte a Modena-Avellino, finita 1-0 per gli emiliani.
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