Il tecnico dell’Empoli, Paolo Zanetti, ha parlato a SKY: “Devo vedere un po’ come si muovono gli avversari, questo si fa con l’esperienza. Il calcio visto dalla panchina non è quello che si vede in televisione o in tribuna”.
Ascolta cosa chiedono i calciatori?
“Presto attenzione, mi piace ascoltare le persone che sanno di calcio, sentire quelli che non ne capiscono. Penso sia giusto farsi un’idea e avere la mente aperta, tante volte si possono avere degli spunti”.
Se la gode in panchina?
“Solamente quando vinco, penso sia normale, anche se ho una passione infinita per questo mestiere, è la mia benzina, quando mi alzo la mattina non vedo l’ora di andare in campo, vedere le mie idee, metterci la testa. Sennò questo mestiere qui, dove non è tutto oro quello che luccica… La passione è trainente, spero di rimanere in questo mondo per sempre”.
Sulla percezione.
“Credo sia un aspetto importante, non sempre si riesce a percepire tutto o la cosa giusta: Allenare è fare la cosa giusta ma anche non fare danni. Ho l’obbligo di sfruttare le qualità, dall’altra parte è giusto che io abbia tutto sotto controllo”.
Sul sesto senso.
“Qualche volta sì, altre no. Alle volte si avvera quello che uno pensa, altre no. Per arrivare a certi livelli devi avere anche qualcosa di innato. Sono in Serie A, sono giovane, ho tanta strada da fare… Ma se sono qui… Non mi pongo limiti, ma la cosa importante è sempre la prossima partita. L’unica aspettativa è quella che posso ottenere”.
Fonte: Tuttomercatoweb.
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