Raffaele Palladino è riuscito a sbloccare il neopromosso Monza racimolando una serie di vittorie, tra cui quella prestigiosa sulla Juventus, che hanno tirato fuori i brianzoli dalla zona retrocessione. Risultati che sono frutto del lavoro sul campo e delle idee di gioco di Palladino, ispirate a Bielsa. Palladino ha raccontato questi mesi da primo allenatore del Monza al Corriere dello Sport.
Giorni fa, in una lezione tenutasi a Coverciano, Palladino ha incontrato proprio Bielsa: “Una volta saputo che tra i ragazzi del corso c’era un allenatore di Serie A, Bielsa mi ha preso da parte. Molti spunti li ho tratti da lui per il mio lavoro quotidiano. Bielsa parla sempre di gambeta, il dribbling: ecco, quella è l’essenza del calcio. Credo innanzitutto che nel calcio italiano si debba avere più coraggio. Io ne sono la dimostrazione lampante. Spero che adesso si si rotto l’argine, perché mi è sembrato ci fosse un muro o comunque una diffidenza a promuovere allenatori giovani. Non c’è bisogno di avere vent’anni di esperienza, quella si acquisisce col tempo, anche sbagliando. La società non ha mai parlato di me come di un allenatore ad interim. Berlusconi e Galliani hanno fatto una scelta coraggiosa e visionaria. Del resto, le loro sono state spesso intuizioni singolari e vincenti. Adesso col Monza la strada è tracciata perché siamo venuti fuori da molte difficoltà e da una situazione complicata. Penso a quando mi è stato proposto di prendere in mano la prima squadra. All’inizio le persone che avevo attorno mi hanno trasmesso un po’ di ansia e titubanza. Ho riflettuto sul fatto che si potesse andare oltre le difficoltà. Io sono intrigato dalle grandi sfide e non mi spaventa nulla”.
Palladino ha poi parlato del rapporto con il suo predecessore Stroppa e la situazione all’interno dello spogliatoio del Monza: “Nonostante avessi appena preso il suo posto in panchina, Stroppa mi ha contattato subito ed è stato molto gentile nel farmi i migliori auguri. Siamo un gruppo forte e coeso. Domenica abbiamo visto la finale dei mondiali qui a Monzello tutti insieme. Trovare determinate alchimie è importante. I numeri dicono che siamo la squadra di Serie A che ha fatto più rotazioni tra i calciatori. Anche questo è un valore indicativo”.
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