Fino alla fine, ancora una volta, per tenere fede al motto del club. La Juventus vince ancora nel finale, colleziona l’ottavo successo di fila e manda un messaggio a tutto il campionato: per lo Scudetto va tenuta in considerazione pure la Vecchia Signora. Contro l’Udinese decide Danilo, uno dei migliori di questa stagione e di questa partita, ma c’è anche la firma di Chiesa, il cui rientro servirà come il pane ad Allegri: sponda dell’ex Fiorentina e tap-in vincente del brasiliano. Tanto basta alla Juve per battere l’Udinese di Sottil, che di certo non sfigura, ma alla fine deve arrendersi ai consueti finali a favore di Szczesny e compagni.
Rugani è subito tra i migliori
Massimiliano Allegri non lancia ancora Chiesa dall’inizio, ma ritrova Di Maria in coppia con Kean. Andrea Sottil, senza la stella Deulofeu, si affida a Success-Beto. E ad inizio partita gioca meglio, collezionando subito un paio di occasioni con Perez e soprattutto con Walace su sviluppi di calcio d’angolo. Per un quarto d’ora la Juventus si fa vedere poco, ma poi Rugani va due volte vicino al volte, impegna Silvestri (mastodontico in questo primo tempo) di testa e anche i bianconeri di Torino entrano in gara.
Kean scaccia la noia, Silvestri alza il muro
Il copione è chiaro. La Juve fa fatica a costruire, a trovare gli spazi tra le linee, così attende più bassa e riparte. L’Udinese, avanti nel possesso palla, prova a fare la partita, ma non arriva facilmente dalle parti di Szczesny. Lo spettacolo non ne beneficia, poi però arriva Kean a provare a suonare la caricare e scacciare via la noia. Prima un duetto con Di Maria e un tiro dalla distanza fuori di poco, poi un bel taglio in area e la girata precisa, annullata da un’altra grande parata di Silvestri. Infine l’ultimo squillo, dal limite, Sono le uniche emozioni del finale di frazione, chiusa ancora a reti bianche.
Regna l’equilibrio
Pian piano, vengono fuori i padroni di casa. Kean risolvi un batti e ribatti nell’area dell’Udinese con una girata volante pericolosa, Kostic va a un passo dal vantaggio con una conclusione da posizione defilata che trova per l’ennesima volta un monumentale Silvestri. E poi l’Udinese riemerge, con due occasioni in pochi minuti che ridanno coraggio ai ragazzi di Sottil. Parte poi la girandola di cambi, Allegri manda in campo Chiesa e Paredes, poi deve fare a meno di Di Maria per il finale, causa fastidio al polpaccio: altra brutta notizia di serata.
Fino alla fine
Come a Cremona, però, la Juventus riparte da una grande certezza: la difesa. E quando l’Udinese ha un calo fisico e non c’è più da contenere, i bianconeri riescono a pungere. Il gol, per la sesta volta in stagione, arriva dopo l’85’, esattamente un minuto dopo, e porta la griffe dei nuovi entrati e di uno dei migliori in campo: lancio illuminante di Paredes, sponda dal coefficiente di difficoltà altissimo di Chiesa e tap-in vincente di Danilo. E’ la rete che vale la partita, i tre punti e l’ottava vittoria di fila senza subire gol per la Juventus di Massimiliano Allegri, che continua a lanciare segnali al campionato.
Fonte: Tuttomercatoweb.
fonte foto: profilo twitter @ceschreal92
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