Il quarto risultato utile consecutivo della sua squadra, contro un Lecce reduce da tre successi prestigiosi, rende soddisfatto Luca Gotti. L’intervista ai microfoni di DAZN del tecnico dello Spezia, dopo lo 0-0 con i pugliesi, inizia con un pensiero per Gianluca Vialli: “Dispiace perché se ne va una grande persona. In questo periodo, ogni anno il mio pensiero va sempre anche a Davide Astori“.
Lo Spezia ha fatto un passo in più rispetto alla gara con l’Atalanta. E’ mancato qualcosa per arrivare alla vittoria o la soddisfa?
“Oggi era uno scontro diretto. In casa, con il vantaggio del nostro campo, uno cerca il risultato pieno, però il Lecce è in un momento di grande salute. Si vede che ha grande confidenza. Ha attaccanti velocissimi, è una squadra molto diretta. Su un campo di questo tipo, non puoi pensare di andare a prenderli in un certo modo, lasciargli l’uno contro uno in campo aperto, dove il piccolo infortunio è dietro l’angolo. Speravo che nel secondo tempo iniziassimo a palleggiare con più raziocinio, invece il campo non lo permetteva“.
Dragowski sta bene…
“Se è in campo è sano. Ha interpretato la partita da portiere maturo. La gara non era facile per i motivi che abbiamo detto. Ha avuto presenza, ha giocato con semplicità, ha fatto la partita che doveva fare“.
E’ la seconda volta che non prendete gol.
“E’ di sicuro di buon auspicio per il futuro. Io soffro molto il fatto che abbiamo preso tanti gol e che li abbiamo presi sempre. E’ la classica partita che se non puoi vincere almeno non devi perdere. L’avversario di oggi era velenoso e va preso in un certo modo“.
Sei stato soddisfatto di chi è entrato in campo?
“Di Caldara sono soddisfattissimo. In altri ruoli è più facile entrare in una partita del genere. Fare il centrale difensivo con tre punte velocissime e trovare subito le misure non è scontato. Lui è entrato molto bene, in generale i cambi hanno dato solidità alla squadra, cosa che avevamo perso negli ultimi 15′ contro l’Atalanta. E’ da un po’ di tempo che abbiamo continuità di prestazioni e di risultati, che non è una cosa da poco per noi“.
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