Expected Goals, il vero valore di Juve e Napoli | Mou e Sarri paradossali
Insieme alle partite giocate, il campionato però dopo 17 giornate porta con sé anche qualche domanda lecita. Un esempio: il Napoli è veramente dominante o sta girando col motore fuorigiri? E qual è la vera Juventus, quella dei primi 9 turni con la serie ultimata perdendo male in casa del Milan o quella impenetrabile delle ultime 8 giornate?
Per provare ad analizzare un po’ meglio la situazione bisogna affidarsi ai numeri. Non una verità assoluta, ma di certo una interpretazione meno soggettiva della situazione. Un modo è spulciare tra gol fatti e subiti, ma in relazione al modello degli Expected Goals di Opta ovvero alla qualità delle occasioni create (xG) o subite (xGA).
Definizione Expected GoalGli Expected Goals (xG) sono una misura della probabilità che ha un determinato tiro di essere trasformato in gol. Si tratta di un dato qualitativo, in una scala da 0 a 1, frutto dell’analisi di oltre 300.000 tiri effettuati, in modo da calcolare la probabilità che un determinato tiro, da una determinata posizione, in un determinato momento della partita, possa terminare in rete oppure no. Ogni tiro ha così un suo valore di “Expected Goal” (xG), di fatto la percentuale di possibilità che ha quel tiro di diventare gol.
Squadra | Gol Fatti | xG | Diff | Gol Subiti | XgA | Diff |
Napoli | 39 | 38.06 | 0.94 | 13 | 15.53 | -2.53 |
Juventus | 26 | 27.74 | -1.74 | 7 | 17.28 | -10.28 |
Milan | 33 | 34.04 | -1.04 | 18 | 16.88 | 1.12 |
Inter | 37 | 33.94 | 3.06 | 24 | 17.61 | 6.39 |
Lazio | 29 | 22.85 | 6.15 | 15 | 19.26 | -4.26 |
Roma | 21 | 33.68 | -12.68 | 16 | 11.77 | 4.23 |
Juventus sopra le righe I numeri della difesa della squadra di Allegri sono impressionanti, quasi da record. Nelle ultime otto giornate la Juventus ha blindato la propria porta senza subire gol, ma questo non vuol dire che non abbia concesso occasioni alle squadre avversarie. In generale, nell’arco del campionato la formazione di Allegri ha essenzialmente avuto la produzione realizzativa creata (26 gol fatti contro i quasi 28 che avrebbe dovuto segnare in base alla qualità delle azioni), mentre a livello difensivo sono ben 10 le reti in meno incassate rispetto a quanto avrebbe “dovuto”.
Sette gol incassati tra Szczesny e Perin in 17 giornate hanno fatto la differenza nel risalire la china, ma mettono lo stesso Allegri davanti a un bivio: il secondo posto della Juventus è frutto di prestazioni sopra il reale valore dei bianconeri o, al contrario, il periodo complicato considerando le assenze importanti di Pogba, Di Maria, Chiesa e anche Vlahovic di recente è passato pressoché indenne. La risposta alla seconda parte di stagione dove per competere con il Napoli, i bianconeri dovranno aumentare la produzione offensiva (13 gol fatti in meno, quasi 11 in meno in termini di Expected Goals).
Allarme difesa per l’Inter I numeri raccontano meglio anche il problema principale dell’Inter in questa stagione ovvero la fase difensiva. Se in attacco la formazione di Simone Inzaghi resta tra le più produttive e tra le più capaci di inventarsi soluzioni da gol (+3 rispetto agli xG in stagione), dalle parti di Handanovic e Onana qualcosa è andato storto e anche la recente trasferta di Monza lo ha dimostrato. Nelle ultime otto giornate, quelle per intenderci in cui la Juventus non ha mai preso gol, i nerazzurri hanno subito 10 reti, due in più rispetto a quanto avrebbero dovuto (8, il dato peggiore dopo quello del Milan 8.37 tra le prime sei del campionato).
In generale sono 6.39 i gol incassati in più dall’Inter rispetto alla qualità delle occasioni concesse alle squadre avversarie, un dato che ha rovinato – specialmente in trasferta – il percorso dei vicecampioni d’Italia (24 gol subiti anziché 17.6).
Milan e Napoli in linea Tra la formazione di Spalletti e il Milan di Pioli ci sono sette punti di differenza in classifica, tre dei quali scaturiti nello scontro diretto vinto dagli azzurri a San Siro contro i rossoneri in una partita in cui il valore degli Expected Goals venne invertito (vinse la squadra col valore finale più basso). Al netto di questo, le due squadre stanno raccogliendo quanto seminato in questo campionato senza discostarsi troppo con il raccolto.
Il Napoli spicca maggiormente nei gol subiti, circa 2.5 in meno di quanto avrebbe dovuto grazie anche alle parate di un ritrovato Meret mentre dal punto di vista offensivo gli azzurri di Spalletti hanno sia il miglior attacco effettivo (39 gol) che quello atteso (38.06) performando per quanto creato.
Il Milan, invece, sta pagando maggiormente una fragilità difensiva che nelle ultime otto giornate l’ha portato a essere la squadra tra le prime sei con il valore più alto di Expected Goals contro (8.37), incassando nove gol. In generale però anche il rendimento dei rossoneri è in linea con quanto atteso, come si può giudicare dalla tabella precedente.
I paradossi di Roma e Lazio Il pensiero comune su Roma e Lazio abbina due modi di interpretare il calcio completamente opposto ai rispettivi allenatori. Il pragmatismo di Mourinho contro la ricerca di spettacolo di Sarri. I numeri però raccontano il contrario, soprattutto per quanto riguarda la produzione effettiva rispetto ai presupposti creati.
La Roma sfrutta molto i calci piazzati, il 2-2 in casa del Milan lo ha ribadito, ma a differenza del sentimento comune crea molto e realizza poco. In termini di Expected Goals la produzione offensiva è pari a quella di Milan e Inter, ma sono rispettivamente 12 e 16 i gol in meno rispetto alle milanesi (-12.68, un record negativo tra le prime sei). Allo stesso tempo, la formazione di Mourinho si riscopre fragile a livello difensivo o facilmente perforabile: sono 16 i gol incassati da Rui Patricio a fronte di 11.77 xGA concessi, quasi cinque in più di quanto avrebbe dovuto.
Esattamente il contrario per la Lazio che trasforma in gol molto più di quel che produce (29 gol fatti, 22.8 xG) e ne subisce meno di quanto dovrebbe (-4.26) secondo il modello degli Expected Goals.