Campionato finito, il 7° posto dista 11 punti. La domenica come allenamento per il giovedì e per la stagione futura
Nel calcio, oltre ai piedi, ci vuole la testa. Del resto, come dice Mourinho: “chi sa solo di calcio, non sa niente di calcio”. E non vale nemmeno il proverbio: “chi non ha testa abbia gambe”, perché un distratto Dodo’ la gamba ce l’ha messa e la Fiorentina ha perso la partita. Poca testa e pochissime gambe anche per Jovic, che sembra lontano anni luce dalla realtà viola. Poca testa, infine, per Vincenzo Italiano che (in primis) sbaglia il cambio di Duncan, poi lascia in campo per tutto un tempo il fantasma di Jovic, infine (come suo solito) fa i complimenti alla squadra e nasconde la testa sotto la sabbia. Il risultato finale è che il settimo posto dista ora 11 punti (è vero che deve ancora finire il girone d’andata, ma a chi la vogliamo dare a bere?), e che il campionato della Fiorentina è già finito l’11 gennaio. A ben 5 mesi dal termine della stagione.
Quella che non è finita è la stagione sportiva, ci sono da giocare due coppe (entrambe viatico per l’Europa League), e per questo diciamo che la domenica (o quando deciderà il calendario) sarà un ottimo allenamento per il giovedì. Per il metà settimana, insomma, Conference League o Coppa Italia che sia. E magari anche per l’anno prossimo, con la possibilità di gettare nella mischia giovani promettenti come Bianco, Amatucci, Favasuli, Martinelli, Kajode’. Per la gioia di Commisso (tutte future plusvalenze) e del Viola Park. A proposito, queste giornate di campionato propedeutiche per Conference League e Coppa Italia, perderebbero di significato senza Nico Gonzalez e Amrabat. Ora tocca al presidente, appena tornato dagli States, decidere cosa fare nei prossimi mesi e poi “da grande”. Sempre che anche lui lo sappia…
Editoriale a cura di Stefano Borgi
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