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Super Lookman non basta alla Dea: Danilo riacciuffa l’Atalanta e salva la Juve

LA PARTITA
Dopo la batosta a Napoli e quella in tribunale, la Juve ricomincia con un pareggio pirotecnico. E lo fa lasciando fuori dal campo tutto quello che non ha nulla a che fare col calcio giocato. Una reazione di nervi e d’orgoglio che da una parte mette un punto per ripartire e dall’altra frena un po’ la corsa Champions dell’Atalanta. Tutto con una prova di squadra che ricompatta l’ambiente e lancia un segnale positivo in un momento complicatissimo a livello societario. Almeno sul piano della grinta, dell’intesità e della voglia di lottare. In attesa del ricorso davanti al Collegio di Garanzia dello Sport, al giro di boa del campionato per la Juve sono 23 i punti a referto. Bottino che non consente grandi sogni di rimonta, d’accordo, ma che con ancora tante partite da giocare potrebbe essere un punto di partenza per tentare l’impossibile. Soprattutto perché il pareggio con l’Atalanta pesa. Pesa poco a livello numerico, ma molto sul morale della banda di Allegri, capace di rallentare una delle formazioni più in palla del momento e di fare un piccolo passo in avanti. Già, perché ora la Juve non può far altro che aggrapparsi al presente, giocare senza nulla da perdere e senza guardare la classifica. Un po’ come ha fatto con l’Atalanta, trasformando la gara in una battaglia in ogni zona del campo senza mai mollare e reagendo colpo su colpo. Nulla di spettacolare, per carità. Ma comunque abbastanza per rispondere alla potenza di fuoco della Dea aggrappandosi alle giocate di Di Maria, Milik e Danilo. Tre guizzi per tenere testa a un super Lookman e a Maehle. Sei gol per un pareggio spettacolare.

Con Di Maria a supporto di Milik, all’Allianz Stadium la Juve parte con Fagioli, Locatelli e Rabiot in mezzo al campo e Kostic e MecKennie sugli esterni. Senza Zapata e lo squalificato Koopmeiners, l’Atalanta invece si presenta a Torino con Ederson in mediana e Lookman e Boga alle spalle di Hojlund. Più bassa, come da copione in avvio la squadra di Allegri aspetta la Dea. Ma il piano bianconero salta subito su un tiro di Lookman deviato goffamente in porta da Szczesny. Errore che gela lo Stadium e costringe i bianconeri a riorganizzare rapidamente le idee e a reagire. Pescato in profondità da Di Maria, Milik protesta per un contatto in area con Palomino, poi un destro di Locatelli non centra la porta e Musso blocca un sinistro del Fideo. A ritmi alti e con le squadre corte, si lotta si ogni palla ed è la Juve a spingere con più ordine cercando i tagli in profondità di Milik e gli inserimenti da dietro. Forcing che porta al pareggio bianconero, firmato da Di Maria dal dischetto per un fallo di Ederson su Fagioli assegnato con l’aiuto del Var. Rete che rimette tutto in equilibrio e cambia nuovamente il match. Raggiunto il pareggio, infatti, la Juve torna ad abbassarsi, riprendendo il piano iniziale e giocando di rimessa. Tattica che funziona. Dopo un recupero palla in mediana, Di Maria inventa per Fagioli e Milik batte Musso con un destro implacabile. Gol che ribalta il risultato e accende il finale del primo tempo. Da una parte Boga e Hojlund provano a sfondare con alcune giocate individuali, dall’altra sono invece Rabiot, Kostic e ancora Milik i più pericolosi. Ma la mira è sbagliata un po’ per tutti e la Juve va in vantaggio negli spogliatoi.

Vantaggio che a inizio ripresa dura pochissimo. Appena entrati in campo, infatti, gli uomini di Gasperini ci impiegano un minuto a rimettere tutto in parità con Maehle dopo un errore in uscita della difesa bianconera e poi vanno ancora a bersaglio con un gran colpo di testa di Lookman su cross di Boga. Un uno-due devastante che cambia nuovamente il risultato, ma non decide la gara. Ancora sotto, la Juve fa entrare Chiesa, aumenta i giri e attacca a testa bassa trasformando la gara in un continuo batti e ribatti. Sugli sviluppi di una punizione, Danilo firma il 3-3 con un destro potente, poi nell’ultima mezz’ora il match diventa una battaglia a tutto campo. Con le squadre lunghe e qualche cambio per inserire forze fresche, Juve e Atalanta si affrontano a viso aperto. E ogni azione è potenzialmente pericolosa. Szczesny vola su un destro di Toloi alla fine di una manovra avvolgente, poi Miretti, disturbato da De Roon, sbaglia il colpo del poker dopo un errore di Demiral. Tentativi che aumentano la pressione, ma che non cambiano più il risultato. Nel finale ci provano infatti ancora Locatelli e Cuadrado, ma la gara ormai è segnata dalle tante emozioni e gli ultimi minuti sono buonI soltanto per qualche ammucchiata in area e per qualche scintilla tra Chiesa e Hateboer. Allo Stadium Juve e Atalanta si annullano a suon di gol.

LE PAGELLE
Di Maria 7:
lotta e gioca di fino. Prende per mano la squadra con esperienza e dà qualità tra le linee con diverse grandi giocate. Freddo dal dischetto
Milik 6,5: fa a sportellate con i centrali nerazzurri attaccando bene la profondità. Firma il 2-1 deviando in rete un bel cross di Fagioli con un destro delizioso
Szczesny 4,5: il tiro di Lookman non è imprendibile e sbaglia clamorosamente. Errore imperdonabile per un portiere del suo livello
Danilo 6,5: non sempre lucido nelle scelte in impostazione, ma prezioso in marcatura e sulla punizione che vale il 3-3 finale
Lookman 7,5: gamba, velocità e tecnica nello stretto. Quando la palla passa delle sue parti succede sempre qualcosa di pericoloso per la Juve. Sul primo gol deve ringraziare Szczesny, sul secondo il colpo di testa è perfetto
Ederson 5: gioca al posto di Koopmeiners, ma il risultato è molto diverso. Fatica a dare ordine e patisce il dinamismo di Fagioli. Procura il rigore bianconero
Maehle 6,5: copre e spinge tenendo a bada McKennie e appoggiando la manovra nerazzurra senza sbilanciare la squadra. Sigla la rete del 2-2
 

IL TABELLNO
JUVENTUS-ATALANTA 3-3
Juventus (3-5-2):
Szczesny 4,5; Danilo 6,5, Bremer 6, Alex Sandro 6; McKennie 5,5, Fagioli 6,5 (36′ st Cuadrado sv), Locatelli 5,5, Rabiot 6, Kostic 5,5 (16′ st Chiesa 6); Di Maria 7 (29′ st Miretti 5,5), Milik 6,5 (29′ st Kean 6).
A disp.: Pinsoglio, Perin, Gatti, Rugani, Soulè, Paredes, Iling. All.: Allegri 6
Atalanta (3-4-2-1): Musso 6; Toloi 6, Palomino sv (15′ Demiral 5,5), Scalvini 6,5; Hateboer 5,5, De Roon 6, Ederson 5 (38′ st Djimsiti sv), Maehle 6,5 (38′ st Ruggeri sv); Lookman 7,5, Boga 6,5 (21′ st Pasalic 6); Hojlund 6 (38′ st Muriel sv).
A disp.: Rossi, Sportiello, Okoli, Zortea, Soppy, Vorlicky. All.: Gasperini 6
Arbitro: Marinelli 
Marcatori: 5′ Lookman (A), 25′ rig. Di Maria (J), 34′ Milik (J), 1′ st Maehle (A), 8′ st Lookman (A), 20′ st Danilo (J)
Ammoniti: Chiesa (J); Ederson, Hateboer (A)
Espulsi:

LE STATISTICHE
Ademola Lookman è diventato il quarto giocatore alla sua stagione d’esordio in Serie A ad andare in doppia cifra di reti nelle prime 19 giornate di campionato con l’Atalanta, dopo Jørgen Leschly Sørensen (nel 1949/50), Karl Aage Hansen (nel 1949/50) e Poul Rasmussen (nel 1952/53).
Otto delle ultime 12 gare tra Juventus e Atalanta in Serie A sono terminate in parità (completano il parziale due successi per parte), dopo che i precedenti 13 confronti avevano tutti visto una vittoria bianconera. Dall’inizio del 2017, è la sfida nel massimo campionato che è terminata più volte in parità (otto).
L’Atalanta è rimasta imbattuta negli ultimi sei confronti contro la Juventus in Serie A (2V, 3N) eguagliando la miglior striscia d’imbattibilità contro i bianconeri nella massima serie: sei incontri senza perdere tra il 1963 e il 1966 (1V, 5N).
La Juventus è rimasta imbattuta per 13 gare interne di Serie A (8V, 5N): è la squadra che attualmente in Serie A ha la striscia aperta d’imbattibilità interna più lunga nella massima serie (13).
La Juventus ha incassato otto reti nelle ultime due gare di Serie A: era dal 1988 che i bianconeri non incassavo cosi tante reti nel giro di due incontri di fila in massima serie (Juventus-Bologna 4-3 e Juventus Napoli 3-5).
L’Atalanta ha pareggiato tre delle ultime sei trasferte di Serie A (2V, 1P), tanti pareggi quanti nelle precedenti 25 gare fuori casa nella massima serie (18V, 4P).
Ademola Lookman è il primo giocatore dell’Atalanta capace di segnare tre doppiette consecutive in tutte le competizioni almeno dal 2006/07.
Angel Di Maria ha segnato un gol in due incontri consecutivi di Serie A per la prima volta. In generale, l’argentino non era coinvolto in almeno una rete in due gare di fila nei maggiori cinque campionati europei da maggio 2022 (gol v Montpellier e gol e assist v Metz con il PSG).
Angel Di Maria ha realizzato un gol su calcio di rigore per la prima volta da agosto 2019 (gol dal dischetto con la maglia del PSG v Metz). In generale, l’argentino ha realizzato due dei tre calci di rigore calciati in carriera nei cinque maggiori campionati europei (errore contro il Tolosa nell’agosto 2019).
Secondo gol in questo campionato per Danilo. Il difensore bianconero ha già eguagliato il suo record realizzativo in una singola stagione di Serie A (due reti in 22 presenze nel 2019/20).
Nessun giocatore della Juventus ha segnato più gol di Arkadiusz Milik in questa Serie A (sei come Dusan Vlahovic). In generale, il polacco è il giocatore bianconero con più realizzazioni contando tutte le competizioni in questa stagione (otto).
Solamente Lazar Samardzic (quattro) conta più partecipazioni attive a reti di Nicolò Fagioli tra i centrocampisti nati dopo l’1/1/2001 in questa Serie A (tre frutto di due gol e un assist).
Arkadiusz Milik ha preso parte a quattro gol nelle ultime cinque gare di Serie A (tre gol e un assist), tante partecipazioni a rete quante quelle precedenti 20 nella massima serie (quattro reti).
La Juventus non segnava due gol nei primi 35 minuti di gioco in Serie A dal 20 marzo 2022, con Paulo Dybala e Dusan Vlahovic contro la Sampdoria.
Jeremie Boga ha preso parte ad almeno un gol per tre gare di fila in Serie A per la prima volta in carriera.
Jeremie Boga ha fornito cinque assist nelle ultime tre gare, tanti passaggi vincenti quanti quelli effettuati nelle precedenti 87 presenze nella massima serie.
150ª partita in Serie A per Wojciech Szczesny con la maglia della Juventus.

redazionegoalist

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