Gianluca Scamacca rappresenta uno dei maggiori talenti sfornati dai vivai italiani negli ultimi anni. Tecnico e imponente, c’è chi lo ha paragonato a Zlatan Ibrahimovic, anche se lo stesso giocatore ha dichiarato di non avere un modello unico. Ci sono comunque diverse curiosità che gravitano intorno al giovane romano classe ’99, e che meritano un doveroso approfondimento.
Il percorso di Scamacca è abbastanza particolare. Nato a Roma, è stato inserito nell’organico delle giovanili della Lazio a 10 anni, per poi passare al vivaio della Roma qualche anno dopo. Per Gianluca la prima esperienza all’estero è arrivata subito: non a caso, nel 2016 è stato acquistato dal PSV Eindhoven, debuttando con la selezione maggiore in campionato dopo pochi mesi, alla tenera età di 17 anni. In questa intervista a Scamacca, è possibile leggere anche i motivi che hanno spinto il ragazzo a scegliere l’esperienza in terra straniera da giovanissimo. Poi l’arrivo al Sassuolo, i prestiti in Italia, il passaggio temporaneo al PEC Zwolle e il rientro definitivo al Sassuolo, prima della cessione al West Ham.
In Italia Scamacca è stato immediatamente paragonato al campione svedese Zlatan Ibrahimovic, soprattutto per via del suo fisico imponente, e per la sua eccezionale capacità di difendere la palla. Non a caso, prima del West Ham, si era parlato di un possibile passaggio al Milan del giovane attaccante romano, addirittura quotato nelle scommesse calcio. In realtà, i primi paragoni con Ibra vennero fatti sin dai tempi del suo passaggio al PSV, con una piccola differenza: Zlatan è destro, mentre Scamacca è mancino, sebbene entrambi siano in grado di calciare con tutti e due i piedi.
In pochissimi sanno che Scamacca incrociò da giovanissimo il portiere rossonero Gianluigi Donnarumma, oggi al PSG. Accadde durante un torneo di Viareggio, e con la maglia del PSV Eindhoven. E non fu un gol qualunque: la rete fu infatti di pregevolissima fattura, un delicato pallonetto che scavalcò Donnarumma senza lasciare scampo al portiere. Ancora oggi, Scamacca ama parlare di quella rete.
Ecco un’altra curiosità davvero interessante. Gianluca Scamacca iniziò la sua avventura sportiva indossando la maglia di una squadra di mini basket romana. Sembrava il suo sport naturale, proprio per via della sua altezza, ed era anche piuttosto bravo. Poi la decisione di passare al calcio. Il motivo? Lo ha spiegato lo stesso Scamacca: “Non mi divertivo abbastanza”. C’è da dire che, alla luce del talento che ha dimostrato di avere, e della sua giovane età, la scelta si è rivelata piuttosto azzeccata.
Nonostante i paragoni con Zlatan Ibrahimovic, Scamacca ha un altro idolo: si tratta dell’italianissimo Roberto Muzzi. Muzzi ha iniziato con la maglia della Roma, esplodendo poi a Cagliari e proseguendo la sua carriera con le maglie dell’Udinese, della Lazio e del Torino, e chiudendola dopo l’esperienza a Padova. Perché proprio Muzzi? Fu lui l’allenatore che plasmò Scamacca ai tempi delle giovanili della Roma.
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