Il tecnico del Torino Ivan Juric ha presentato nel primo pomeriggio di oggi la sfida all’Empoli, prima giornata del girone di ritorno. Le prime parole del croato sono sulla situazione infortunati: “Schuurs è disponibile, ha fatto tutta la settimana con noi. Lukic ha ha fatto con noi ieri e oggi, lo porto in panchina. Djidji no, è fuori, ha riportato una frattura non banale e non ci sarà. La nota negativa è Zima che ha un problema al ginocchio. Domani non ci sarà, speriamo di recuperarlo per quella dopo, perché mancando Djidji anche la prossima, siamo un po’ in difficoltà”. In caso di emergenza a partita in corso, solo un giocatore della rosa attuale può essere adattato in difesa: “Ho provato Adopo ultimo uomo in difesa, terzo a destra…Se qualcosa va storto durante la partita, l’unico che può entrare è lui, anche se non l’ho mai provato come marcatore puro”.
LE POSSIBILI SCELTE DI FORMAZIONE E L’OBIETTIVO EUROPA – “Sono rimasto soddisfatto della prova di Adopo e Seck a Firenze. Voglio coinvolgere tutta la rosa. Tutti si devono sentire carichi e motivati” continua Juric, che non svela nessuna scelta di formazione a 24 ore dalla sfida del Castellani contro l’Empoli. La classifica sorride al suo Toro, attualmente a meno due dal settimo posto, ma l’Europa non è un obiettivo: “Noi non siamo costruiti per l’Europa, non so quante volte lo devo dire. Poi non rinunciamo a niente, e giochi sempre al massimo, ma non abbiamo questa ossessione. Quando si faranno le cose in modo diverso, allora mi presenterò dicendo che possiamo puntare all’Europa. Noi siamo sempre gli stessi, consapevoli di quello che siamo, che possiamo vincere con squadre tipo Milan e Fiorentina ma anche perdere con lo Spezia se non siamo al 100%“.
MERCATO – Juric ha tagliato corto, come al solito, sul mercato del Torino – “Quando finisce il mercato ne parliamo dai…Ci sono altri quattro-cinque giorni, si faranno le somme di tutto” – anche se nelle ultime ore il ds Vagnati ha decisamente accelerato le operazioni, arrivando alla chiusura per un doppio colpo dal Verona, Ilic e Hien: “Mi sembra che le cose iniziano a mettersi bene, ma nel calcio non si può mai dire” commenta Juric. In uscita, invece, tiene banco la questione Lukic, per cui il Fulham ha offerto ieri circa 8 milioni. Sul suo 10, il tecnico ha detto: “Per me è un giocatore fortissimo perché abbina le due fasi, è diventato tosto e intelligente. Poi evidentemente ci sono altre dinamiche che non si gestiscono come vorrei io per evitare certe problematiche. Adesso vedremo come si evolveranno le cose e cosa deciderà il ragazzo“.
PER UN ILIC CHE ARRIVA C’E’ UN LUKIC CHE PARTE? – Nelle prossime ore si potrebbe configurare un passaggio di testimone tutto serbo, fra Lukic e Ilic: “Sarebbe un po’ come quello successo con Bremer e Schuurs. Può succedere. Io Sasa lo vorrei tutta la vita qui” confessa Juric, che conosce benissimo Ilic dai tempi di Verona ma non vorrebbe dover sacrificare uno degli elementi più tecnici del suo Torino. “Anche in altre società, vedi Skriniar, ci sono situazioni difficili. A volte si deve dire: questo ha dato, arriva uno più giovane che parte a un livello un pelo più basso ma può arrivare molto in alto. Rimane questa idea di ricambio. A volte è anche giusto, perché nel caso di Bremer con quelle offerte è giusto che vada. Ora vedremo cosa vuole fare Sasa. Noi ci arrangiamo… Io mi lamento e lamento poi faccio giocare Adopo che viene dalla Viterbese. Ci arrangiamo, i ragazzi li facciamo crescere e crescono bene, nel senso che magari sai che Adopo non può diventare Amrabat ma fa partite serie e concentrate. A volte poi è meglio avere ragazzi concentrati e pronti che avere un cambio di alto livello in più che gioca meno di quanto si aspetta“.
L’AVVERSARIO – I granata affrontano un Empoli in grande forma, che ha appena battuto l’Inter a San Siro e non perde da sei partite. Il fiore all’occhiello della società toscana è il settore giovanile, che sforna talenti che spesso arrivano in A.: “Il Torino non può lavorare come l’Empoli, per la sua storia vuole fare di più” precisa Juric. “L’Empoli sicuramente lavora molto bene. Il presidente è un conoscitore di calcio a livelli importanti. Giocano sempre con lo stesso modulo, la ricerca di giocatori è chiara, cambiano allenatori ma i risultati sono sempre gli stessi. E poi danno fiducia ai giovani, ma hanno giocatori come Luperto che danno sicurezze. Stanno facendo un campionato eccezionale, giocano veramente bene“. E su Zanetti, che Juric non ha mai battuto in carriera: “Sta facendo bene, si sta costruendo. Ha trovato difficoltà a Venezia anche per il numero di giocatori stranieri perché trasmettere quello che hai se ci sono tutti ragazzi stranieri non è così semplice. Invece a Empoli ha trovato un ambiente più semplice per lui. Però è bravo“. E i quarti di Coppa Italia contro la Fiorentina (in programma mercoledì 1 febbraio al Franchi) non possono essere motivo di distrazione: “Sarebbe grave. Siamo in una fase di campionato apertissima, abbiamo una partita contro l’Empoli che abbiamo affrontato all’andata in una partita che mi brucia ancora. Sono stati due punti persi per la prestazione fatta. Ci dobbiamo concentrare per domani. Poi ci caricheremo bene, ma domani è importante fare bene e dare continuità ai risultati, che è importantissimo“.
SU PELLEGRI – “Abbiamo rallentato un po’ il recupero di Pietro, ci vorrà un po’ di più di quello che pensavamo. Il suo infortunio mi è spiaciuto perché ha la potenza di un attaccante puro. A causa di questi stop non riesce a crescere e completarsi. Lui ha sia la potenza nell’attaccare lo spazio ma anche la bravura in area di rigore. Non ha avuto un altro stop, ma non è andato tutto alla perfezione come pensavamo nel recupero. Non stiamo parlando di tantissimi giorni, spero che alla fine della prossima settimana inizia a stare in gruppo“.
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