Spalletti: “Battuta la Roma perché chi è subentrato la stava giocando già in panchina…”

Spalletti

Photo LiveMedia/Fabrizio Corradetti Rome, Italy, October 23, 2022, italian soccer Serie A match AS Roma vs SSC Napoli Image shows: Luciano Spalletti coach (SSC Napoli) during the Italian Football Championship League A 2022/2023 match between AS Roma vs SSC Napoli at the Olimpic Stadium in Rome on 23 October 2022. LiveMedia - World Copyright

Ai microfoni di ‘DAZN’, l’allenatore del Napoli Luciano Spalletti ha così commentato il 2-1 rifilato questa sera alla Roma allo Stadio Maradona: “Queste partite le vinci se fai vedere di essere determinato a vincere dal magazziniere fino all’ultimo della panchina. Poi sono partite complicate, ma chi è entrato ha dimostrato che la partita la stava giocando già in panchina. Questa è una qualità fondamentale della nostra squadra, non porti tutti a questa intensità se non hai tutti dentro il lavoro quotidiano, tutti vogliosi di giocare col compagno e non di giocare per rubargli il posto”.

Di Lorenzo va molto dentro il campo, può spiegarcelo?
“E’ un po’ frutto delle caratteristiche dei giocatori che abbiamo a disposizione. E poi tenendoli dentro il campo tu inizi a palleggiare a destra e poi se riesci a trovare il terzino e il centrocampista di sinistra non fanno più in tempo a scalare… Noi abbiamo avuto poco coraggio nella costruzione e nel giropalla, di solito abbiamo più qualità e loro hanno avuto agevolazione nel montarci addosso e nel creare parità numerica. Poi Osimhen l’abbiamo servito male e non è stato bravissimo nel prendere gli spazi”.

Però il gol è stato clamoroso
“Bellissimo. C’è qualità tecnica, c’è personalità. Lui ha davvero una botta incredibile, ha la fucilata. E’ un giocatore forte fisicamente e diventa difficile andargli addosso e pensare che lui non accetti in contrasto, lui la scatola della partita la riempie tutta. E’ un calciatore importante”.

Non era da tutti toglierlo
“Non si può sempre far giocare i soliti dimenticando il lavoro settimanale e l’impegno degli altri. Bisogna tener conto anche della voglia e del lavoro degli altri, di tutti. Altrimenti non si sarebbe allenatori completi. A inizio anno quando Osimhen è mancato per infortunio, Raspadori e Simeone ci hanno permesso di superare il turno di Champions League. Con le cinque sostituzioni chiunque può essere sostituito e chiunque può determinare”.

Cosa ha regalato a Mourinho?
“Un pulcinella”.

Fonte: TUTTOmercatoWEB

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