E’ rimasto sorpreso dalla prestazione del Milan?
“E’ chiaro che dovevamo avere un atteggiamento difensivo più compatto e abbiamo aspettato di più gli avversari. Credo che abbiamo concesso qualcosa ma non abbiamo difeso male. Però con la palla dovevamo palleggiare meglio e molto di più, c’erano delle possibilità, eravamo spesso in superiorità numerica, abbiamo calciato troppo. Questo non ci ha permesso nel primo tempo di salire con il baricentro. Poi abbiamo fatto una partita più bassa e difficile. Purtroppo ci siamo fatti trovare impreparati su un’altra palla inattiva, altrimenti stavamo lavorando bene di squadra, pur non proponendo quello che avevamo preparato, un calcio offensivo, che siamo riusciti a far meglio nel secondo tempo“.
Da due anni parliamo del Milan che gioca con la voglia di competere, per fare male agli avversari. Oggi questo nel primo tempo è mancato. Quanto è stato complicato da parte tua dover cambiare modo di giocare?
“Non è stato complicato, anche i ragazzi in settimana hanno lavorato con la giusta convinzione. E’ evidente che nell’ultimo periodo non siamo riusciti ad essere così compatti e solidi in fase difensiva e abbiamo creduto che fossimo le posizioni giuste da prendere contro un avversario così. Non siamo riusciti a palleggiare e superare la loro pressione. Questo ci ha obbligato nel primo tempo a fare troppa fase difensiva. Ma nel secondo tempo abbiamo fatto vedere che possiamo giocare un calcio ancora più aggressivo e offensivo“.
Oggi non avete un po’ rinunciato ai vostri principi?
“Credo che da allenatore ho chiara la situazione. Sono sicuro che se avessimo giocato il nostro calcio saremmo andati ancor più in difficoltà, perché in questo momento non abbiamo più quelle distanze e quella solidità che avevamo prima. Si può ripartire, ma dobbiamo fare meglio tante cose. Abbiamo trovato più densità, ma non si può rinunciare ad essere aggressivi. Lavoreremo per cercare di essere ancora più spregiudicati. Dobbiamo vivere i momenti, cambiare non è buttare via il lavoro“.
Può il Milan prescindere da Leao?
“Leao ha un grandissimo potenziale. La scelta di oggi era giocare con due attaccanti più vicini, per mettere in difficoltà la difesa dell’Inter. Leao deve lavorare e stare a tiro per tutta la partita, è un giocatore su cui puntiamo tanto, anche se stasera non l’ho scelto nei primi 11“.
Col senno di poi farebbe giocare Leao dall’inizio?
“No, le scelte che ho fatto sono state le migliori per quello che ho visto durante la settimana e per quello che è stata la preparazione della partita. Volevo giocare con due punte vicine, Leao non ha queste caratteristiche“.
Cos’è successo al Milan?
“E’ successo che le partite negative ci hanno tolto un po’ di fiducia, di convinzione, come è normale che sia. Perché non siamo ancora una squadra così matura, anche se veniamo da due anni molto buoni. Ci sono alcuni giocatori assenti, altri non sono al top della condizione. Abbiamo sofferto, dobbiamo ripartire da stasera. E’ una sconfitta, un’altra nel derby, che fa male, che non ci aiuta dal punto di vista della morale. Ma credo che stasera abbiamo avuto quella solidità e attenzione che ci può permettere di tornare a giocare ai nostri livelli“.
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