“Bisogna pensare che oggi è un punto di ripartenza. Mi aspettavo una partita difficile, contro un avversario che ti fa giocare poco, che sporca tutte le giocate, che non ti fa costruire con pulizia. Abbiamo faticato ma abbiamo lavorato tanto dentro la partita per trovare qualche pertugio. Chiaro che il gol ci ha sbloccato mentalmente, dopo le cose sono state più belle, siamo stati migliori rispetto all’inizio della partita. E’ un piccolo passo in avanti che però serviva“.
L‘esultanza è stata liberatoria…
“Mi sono messo le mani sul volto perché esultando ho sentito dolori dappertutto e mi sono un po’ preoccupato (ride, ndr). Lavoriamo tutti i giorni per ottenere risultati, nell’ultimo mese non ci siamo riusciti e questo ci ha fatto dolore sia mentale che fisico. La stagione è ancora lunga. Rifare la Champions League l’anno prossimo sarebbe un bel risultato, ma mancano tante partite. E’ una vittoria importante ma dovremo dare continuità“.
Questa vittoria è figlia della prestazione nel derby. Avete ritrovato equilibrio e non avete preso gol.
“Credo che l’allenatore debba analizzare le prestazioni della squadra e capire da dove ripartire. Nelle ultime 3 partite avevamo preso una media di 4 gol e qualcosa nell’organizzazione difensiva era venuto meno. Le caratteristiche per giocare in un altro modo ci sono. In generale giocare a 3 o 4 non mi interessa, non è quello che fa la differenza. Dobbiamo ritrovare brillantezza e fiducia, noi volevamo ripartire dalla solidità difensiva. Torneremo a giocare a quattro quando ci saranno difensori nelle condizioni migliori. La squadra voleva questa vittoria, questo deve essere solo il primo passo“.
Leao nel primo tempo doveva aiutare Giroud ma ha fatto fatica. Nel secondo tempo allargato a sinistra si è trovato più a suo agio. Può fare la seconda punta secondo te?
“Leao è un giocatore strano (ride, ndr). Ho sempre pensato che mettendolo largo lo avrei agevolato, in questi giorni lo abbiamo provato nel 3-4-2-1 e mi ha detto che è la sua posizione preferita. Lui era molto contento di lavorare in quella posizione del campo lì. Nel primo tempo abbiamo fatto fatica a costruire. Vedremo di partita in partita, in base agli avversari, può giocare anche lì, gli piace molto.
A risolvere le situazioni difficili c’è sempre Giroud. Impossibile immaginare un Milan senza di lui?
“Giroud è importantissimo, a livello tecnico, di posizione, a livello morale, è un leader di questa squadra. Abbiamo tanti giocatori importanti, Giroud è uno di questi“.
Milan così schierato anche in Champions?
“Lo vedremo, devo capire le condizioni di Tomori e Bennacer. In questo periodo affrontiamo squadre che si assomigliano molto, Torino, Tottenham, Atalanta, Monza…con lo stesso modulo, il 3-4-2-1. Possiamo fare tante cose, l’importante è farle bene, con questo spirito e questa voglia“.
Sollievo ritrovare la vittoria e il sorriso?
“Chiaro, i risultati negativi si sentono. Vivi il quotidiano con più tensione e preoccupazione, con meno serenità e allegria. Ma alleno un gruppo responsabile e consapevole. Non possiamo dimenticare il supporto dei nostri tifosi. Anche stasera ci hanno incitato, malgrado le ultime prestazioni. Questo aiuta molto la squadra che sta cercando di tornare a giocare a certi livelli“.
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