L’esordio in serie A è il momento più importante nella carriera di un calciatore. Molti giovani fanno il loro ingresso dalla panchina, spesso nei minuti finali della partita, in pochi vengono investiti di una maglia da titolare, quasi nessuno in uno degli stadi più affascinanti del mondo. E’ quello che può dire di aver fatto Gvidas Gineitis, centrocampista lituano del Torino, che ieri ha debuttato nel campionato italiano contro il Milan davanti ai 65 mila di San Siro. Il palcoscenico e l’avversario di spessore bastavano e avanzavano a rendere indimenticabile la serata del classe 2004, che con personalità si è imposto sulla linea mediana insieme al compagno di reparto Adopo. Dopo 3′ la prima giocata offensiva di rilievo, un colpo di tacco in area per l’inserimento di Ricardo Rodriguez, applaudito da Juric; poi un tempo di presenza fisica e spavalderia, in una zona del campo dove non è mai facile emergere, specie per un esordiente. Il giallo dopo 25′ preoccupa un po’ Juric, che a inizio ripresa preferisce sostituirlo con il più esperto Linetty. Ma il giudizio del tecnico è positivo: “Gineitis si allena con noi da 2-3 mesi. Stasera poteva fare meglio, non ha fatto male, ma può fare meglio. Poi l’ho tolto perché era ammonito. Ma per quello che ho visto durante gli allenamenti e nelle amichevoli può ancora crescere. E’ un 2004 deve ancora crescere fisicamente, però ha fatto una partita solida e ha grandi margini di miglioramento”.
Gineitis nasce il 15 aprile 2004 a Mažeikiai, un paese di 40.000 anime nel nord-ovest della Lituania. I primi passi nell’NFA Kaunas sono più che incoraggianti e gli valgono l’esordio nella serie B lituana già nel 2018, a soli 14 anni. L’anno seguente gioca 28 partite e segna 4 gol con la maglia dell’Atmosfera, finendo nella lista del ds delle giovanili della Spal, Ruggero Ludergnani, che decide di portarlo in Italia per aggregarlo all’U17 e all’U18 dei ferraresi. Nel 2021 il ds passa al Torino e un anno dopo, all’ultimo giorno del mercato estivo, conclude una maxi operazione: dal club biancoblù arrivano in granata Seck, Dell’Aquila e appunto Gineitis. Il lituano si aggrega alla formazione Primavera e la trascina con 4 gol e 2 assist nelle prime 12 partite. Juric lo osserva e ne resta impressionato, a tal punto da convocarlo per il ritiro invernale durante la pausa Mondiali in Spagna. Le amichevoli con Espanyol e Cremonese sono ottimi test per vagliare le qualità del ragazzo: mancino di piede, alto 187 cm, fisicamente ancora leggero, ma dotato di un tiro potente e tempi di inserimento. A novembre 2022 la gioia dell’esordio con la Lituania nella semifinale di Coppa del Baltico contro l’Islanda (calcia anche un rigore), poi la conferma da titolare nella finalina contro l’Estonia. Da gennaio è stabilmente fra i convocati in prima squadra, ma non ha mai l’occasione di esordire, chiuso da Lukic, Ricci e dal nuovo arrivato Ilic. Fino a ieri sera, a San Siro. E ora Gvidas, che ha in tasca un contratto con il Toro fino al 2025, non vuole più fermarsi. Il messaggio pubblicato oggi sul suo profilo Instagram è commovente: “È ancora difficile credere che ieri il mio sogno si sia realizzato. Fin da piccoli, sognavo di debuttare ai massimi livelli. Ieri ho capito cosa vuol dire giocare al massimo livello con giocatori del genere e tra 70.000 mila spettatori. Non dimenticherò mai questo momento della mia vita”.
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