Questa sera la Roma affronterà il Salisburgo: un match molto importante per le sorti della stagione, che può aiutare gli uomini di Josè Mourinho a risollevare la testa dopo la brutta sconfitta all’Olimpico contro la Cremonese di Ballardini e un amaro pareggio al Via del Mare contro il Lecce.
Ma come mai, nonostante l’arido periodo e un avversario che ha lottato dignitosamente per un posto agli ottavi di Champions, i media indicano i giallorossi come i favoriti per la vittoria finale?
La risposta è comprensibile andando indietro nel tempo e ricostruendo il percorso della squadra della capitale nelle competizioni europee negli ultimi anni.
La Roma è l’ultima squadra italiana ad aver raggiunto la semifinale di Champions. I tifosi giallorossi ricordano bene la cavalcata degli uomini di Eusebio Di Francesco nell’annata 2017/18, che hanno compiuto un’impresa incredibile contro l’imbattibile Barcellona ed erano vicinissimi a replicarla nella Semifinale contro gli inglesi del Liverpool. De Rossi e compagni hanno addirittura da recriminare un rigore per un fallo di mano di Alexander-Arnold in un’epoca in cui il VAR era ancora in un periodo di gestazione (sarà introdotto nella massima competizione europea a partire dagli ottavi di finale della stagione successiva).
La squadra capitolina è anche l’ultima formazione tricolore ad essere andata vicino all’atto finale dell’Europa League, fermati solamente dai futuri campioni del Manchester United.
A completare l’opera non si può non citare uno dei trionfi più splendidi della storia del club: la vittoria in finale della Conference League contro il Feyenoord. Curiosità vuole che, confrontando la formazione titolare di quel giorno con quella che dovrebbe essere quella di questa sera, Mourinho abbia cambiato solamente 3/11 della sua squadra.
Con un piccolo salto all’indietro nel tempo abbiamo notato come la Roma attenda gli scenari più prestigiosi per cambiare volto e dare il meglio di sé. Quest’oggi è sicuramente un’ottima occasione per farlo.
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