Nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport è presente un’intervista a Giacomo Raspadori. L’attaccante del Napoli ha affrontato diversi temi, dallo scudetto alla Nazionale passando per il rapporto con la città partenopea e il presidente De Laurentiis. “Non avevo giocato tanto ad altissimo livello. C’erano altri club, ma il Napoli ha avuto più fiducia in me. Sono un timido emotivo, anche se non sembra. La Champions subito, gli allenamenti intensi, la pressione, il risultato che conta molto di più: un inizio che fai fatica a sognare”, Raspadori ha descritto così il suo approdo all’ombra del Vesuvio.
Passaggio poi su scudetto e Champions: “Sarebbe ipocrita non parlare dello scudetto. Una grande occasione costruita con il lavoro di tutti i giorni. E’ dalla prima giornata che ce lo siamo messo in testa, la mentalità è stata quella giusta, pazzesco l’affetto dei tifosi. Viaggiamo senza mai ricordare di avere dieci, quindici punti di vantaggio, pensando solo a farne altri tre nella prossima. E se gli avversari perdono non ne parliamo. La Champions è un’altra grande occasione. Se manteniamo concretezza e spensieratezza, in Europa non ci sono limiti. Questione di mentalità, guardiamo solo noi stessi. L’Eintracht è una squadra europea, sempre all’attacco, testa sgombra. Non so se siamo favoriti, ma abbiamo tutto per superare il turno”.
Raspadori prosegue poi parlando del presidente e dell’allenatore: “De Laurentiis è emozionale. Può sembrare più esuberante come la città, per chi non è nato qui, ma è normale. Mi ha detto subito di aver fatto un investimento importante su di me perché ci crede. Ho voglia di giocare con più continuità, penso sia normale, essendo ambizioso. Ma la nostra forza è sentirci parte del gruppo, tutti titolari quando siamo chiamati in causa. Spalletti ha grande stima di me, me l’ha detto. Non erano parole, visto che mi sta schierando in tanti ruoli. E io sono a disposizione della squadra. Ho giocato mezzala in allenamento, in amichevole e con la Lazio all’Olimpico. Posso farlo anche in Nazionale. Mi sento più attaccante, ma posso migliorare. Se un altro ruolo mi fa giocare di più, perché no?”.
Infine, Raspadori ha parlato dell’affetto che gli riserva la città di Napoli: “Non sono abituato al suo caos, camminare inosservato è impossibile, ma il caos è affetto. Devo avere la forza di dire no, altrimenti tornerei a casa ogni giorno con quindici mozzarelle”.
LEGGI ANCHE, Dalla Spagna: il Real punta Bellingham e Kvaratskhelia
Dopo tre pareggi consecutivi e il rinvio della gara con il Milan, gli emiliani ritrovano…
Dodò una delle colonne portanti di questa Fiorentina, Palladino non ne fa mai a meno…
Una nuova vita semplice e modesta lontano dai riflettori del calcio: l'ex giocatore di Lazio…
Le formazioni ufficiali di Cagliari-Bologna CAGLIARI (4-3-2-1): Scuffet; Zappa, Palomino, Luperto, Obert; Prati, Marin; Zortea,…
Un fulmine a ciel sereno colpisce l'Inter: movimenti nella capitale lasciano presagire una trattativa clamorosa. …
Nessun ribaltone dopo la figuraccia di Firenze ma che caos nello spogliatoio Dopo la figuraccia…