Archiviata la pratica Udinese, in casa Inter è tutto pronto per il primo round degli ottavi di Champions contro il Porto. Sfida da affrontare con le pinze vista la qualità e la fama di “ammazza-italiane” degli uomini di Sergio Conceiçao. Un esame tosto per i nerazzurri, che a San Siro dovranno accantonare gli alti e bassi del campionato e dare continuità di risultati per proseguire il cammino nell’Europa delle big. Oltre a quello sportivo, del resto, il passaggio ai quarti avrebbe anche un risvolto economico molto prezioso quantificabile in circa 20 milioni di euro tra introiti Uefa, bonus sponsor e un botteghino di alto livello.
Un motivo in più per tenere alta l’attenzione e non commettere errori. Tutto con ancora due dubbi di formazione da sciogliere per Inzaghi. Il primo riguarda l’utilizzo dal primo minuto di Brozovic, il secondo quello di Lukaku. Mosse che il tecnico nerazzurro valuterà attentamente in vista della gara di Champions. “Calhanoglu e Dzeko in vantaggio su Brozovic e Lukaku per il Porto? Valuteremo nei prossimi giorni – aveva spiegato Inzaghi dopo la gara con l’Udinese -. Lukaku migliora di partita in partita e di allenamento in allenamento, abbiamo piena fiducia in lui. È in buonissima condizione e per questo ha giocato titolare, ma può crescere e deve giocare per farlo”. Dichiarazioni che lasciano aperto il ballottaggio tra Big Rom e Dzeko e chiariscono la necessità di recuperare il belga al 100% per far fare il salto di qualità alla squadra.
Quanto invece alle condizioni di Mkhiataryan, l’impressione è che l’armeno possa riprendersi dalla botta rimediata alla caviglia e che col Porto si giochi il posto da titolare con uno tra Calhanoglu e Brozovic per comporre il trio in mediana insieme a Barella. Proprio in mezzo al campo, del resto, ci sarà da lottare contro il Porto, avvezzo ad ingabbiare gli avversari con il pressing alto, una trama fittissima di palleggi e un possesso sfiancante. Tema tattico attorno a cui girerà un po’ tutta la gara, con i nerezzurri che dovranno provare a fare il match per evitare di cadere nella rete portoghese di Conceiçao.
L’ex Lazio, del resto, sa come si fa a far male alle italiane. Da quando siede sulla panchina del Porto ha castigato Roma, Juve e Lazio nell’eliminazione diretta e il Milan nei gruppi. Un ruolino preoccupante, con un osservato speciale da tenere particolarmente d’occhio: Taremi. L’iraniano in questa Champions è già andato a bersaglio cinque volte e dovrebbe agire in tandem con Toni Martinez dalle parti di Skriniar, Acerbi e Bastoni.
Fonte: SportMediaset
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