L’Inter ha deciso, la questione con Digitalbits non finirà qui. Appurato che non è stata pagata nessuna delle tre rate da 8 milioni pattuite al momento della firma del contratto come main sponsor del club nerazzurro, la società continuerà in altre sedi, come riportato da La Gazzetta dello Sport, la partita con Digitalbits e il suo misterioso fondatore, Al Burgio, ex socio di Floyd Mayweather, ex pugile.
Fonte: TMW
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