Ha segnato in tutte le ultime nove partite del Napoli, ma Victor Osimhen non ha alcuna intenzione di fermarsi e anzi mette nel mirino il traguardo grosso: “Siamo a marzo e c’è ancora tempo. Ma sì, voglio tutto, vogliamo tutto“. L’attaccante nigeriano, come il suo presidente De Laurentiis, crede alla possibile doppietta scudetto-Champions e non lo nasconde affatto durante un’intervista al Corriere della Sera: “Lo scudetto lo meritiamo, stiamo sacrificando ogni cosa per raggiungerlo. Ci siamo quasi, ma guai a distrarci proprio adesso. La nostra mentalità è sempre la stessa, in Italia e in Europa: imporci e vincere”.
Parole piene di fiducia e consapevolezza: “L’avversario più forte? Rispettiamo tutti, ma ci siamo convinti di essere noi i più forti. E se succede… vedrete. Cosa? Una sorpresa, non dico altro”.
Fiducia che come ha svelato lui stesso Osimhen ha avuto dal primo momento, fin dalla preparazione estiva: “Era estate e dopo un allenamento abbastanza duro parlavo con Anguissa. Gli dissi: ‘Frank, sai che la nostra squadra è forte e possiamo provare a vincerlo veramente lo scudetto?’ Lui era scettico e io lo convincevo. Si avvicina Spalletti e ci chiede di cosa parliamo. Glielo dico, lui mi guarda e dice: ‘se i tuoi compagni si convincono, come lo sei tu, sì che possiamo provarci’. È nata così la nostra bellissima storia, fatta di partite, di allenamenti, di uomini che non si risparmiano. Fatta di leader. Siamo tutti un po’ leader, poi c’è chi parla di più alla squadra e chi meno. Ma ognuno si assume la sua parte di responsabilità”.
Un gruppo molto unito (“Ci curiamo l’uno dell’altro, in ogni momento. Ciascuno dà la carica all’altro, e se qualcuno è in difficoltà siamo pronti a dargli una mano”) e vincente che però un grande leader ce l’ha eccome, Luciano Spalletti: “Il cervello della squadra. Fuori dal campo è un papà: pronto ad ascoltare e a consigliare su qualsiasi cosa. In allenamento è molto severo, rigoroso. Si arrabbia anche. Soprattutto con chi non dà il 100 per cento. Succede anche con me? Certo (ride, ndr). È successo in passato e probabilmente accadrà ancora. C’è una cosa che lo fa uscire pazzo: quando vede che uno non rende per quello che può. Il primo a dare il massimo è lui, pretende da noi la stessa cosa. Se un giorno dovessi fare l’allenatore mi piacerebbe essere come lui“.
Poi una battuta sulla ‘tentazione Premier League‘ e sulle tante voci di mercato che lo riguardano: “Credo sia un’ambizione di tutti i giocatori. E chissà, un giorno… Ma in questo momento, le assicuro, non mi sfiora neanche il pensiero. Mi distrarrebbe da una stagione bellissima. Solo Napoli. Punto”.
Fonte: SportMediaset
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