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Mourinho disse a Serra: “Mi butti fuori per Roma-Juve”. Continua il silenzio stampa della Roma

I rapporti tra la Roma e Serra restano tesissimi

Photo LiveMedia/Gianluca Ricci Reggio Emilia, Italy, November 09, 2022, italian soccer Serie A match US Sassuolo vs AS Roma Image shows: Jose Mourinho (AS Roma) portrait LiveMedia – World Copyright

Scrive Sportmediaset, i rapporti tra la Roma e gli arbitri restano tesissimi. I giallorossi, già in silenzio stampa dopo il caso Mourinho-Serra, ora sono furiosi con Fabbri e con il VAR Pairetto per l’episodio che ha visto Kumbulla espulso con annesso rigore del momentaneo 3-1 per il Sassuolo. Nulla da eccepire sul cartellino rosso, (e ci mancherebbe), ma la Roma si focalizza sul comportamento di Berardi precedente alla reazione dell’albanese. L’attaccante neroverde scalcia da terra e colpisce con un calcetto il difensore della Roma nelle parti basse, per Graziano Cesari è fallo e, in ogni caso, dalla sala VAR avrebbero dovuto mostrare a Fabbri tutta l’azione, non solo la reazione di Kumbulla.

Secondo l’ex arbitro ospite di Pressing, una volta viste le immagini l’arbitro avrebbe dovuto fischiare punizione per i giallorossi e poi espellere il romanista. Lettura che nelle stanze dell’AIA però non trova accoglimento e viene ritenuta l’ennesimo tentativo giallorosso di scaricare sugli arbitri la colpa dei risultati deludenti. C’è molto fastidio per le proteste reiterate della Roma in campo e fuori, fermo restando che, tornando al caso Mourinho, Rocchi sia molto arrabbiato con Serra. Non crede abbia rivolto al portoghese le parole che gli vengono attribuite, ma non gli è certo piaciuto il fatto che abbia risposto a tono con atteggiamenti altrettanto di sfida e poco rispettosi.

Mercoledì il fischietto di Torino sarà sentito dalla Procura federale, dopo che José Mourinho aveva denunciato di essere stato offeso dal quarto uomo. “Sarà l’occasione per chiarire – spiega l’avvocato Gabriele Bordoni, che difende l’arbitro Serra – che si è trattato di un equivoco, nel frastuono dello stadio, dettato da una situazione di nervosismo generale e che anche i movimenti di Serra sono stati malintesi. Non ha detto niente di male e non si è girato verso il tecnico, perché doveva guardare il campo. Il suo contegno poi non è stato sgarbato: aveva le mani in tasca come le ha tenute tutta la sera, perché era una serata fredda, non come gesto provocatorio. Capiamo che Mourinho, allenatore di grande esperienza e prestigio, possa essersi sentito non valorizzato in quel contesto da un collaboratore arbitrale con molti anni in meno di lui, ma crediamo che la vicenda si possa e si debba ricomporre, ricostruendo i fatti con la giusta precisione. L’interrogatorio servirà alla Procura federale per decidere se deferire Serra o chiedere l’archiviazione e noi contiamo sulla seconda opzione”.

Nel frattempo sono state rese note le motivazioni che hanno portato al respingimento del ricorso presentato dal club giallorosso e alla conferma delle due giornate di squalifica per il tecnico portoghese: secondo i giudici non vi erano “evidenze certe per ribaltare la decisione del giudice di prime cure”. Inoltre “non può in alcun modo revocarsi in dubbio che l’atteggiamento dell’allenatore della compagine capitolina, per quanto di competenza di questa Corte, sia da stigmatizzare, non soltanto con riferimento a quanto avvenuto sul terreno di gioco, ma anche e soprattutto in merito al comportamento da questi tenuto al termine dell’incontro, ben quarantacinque minuti dopo l’espulsione, argomenti questi che non lasciano alcun margine neanche per ridurre la sanzione irrogata, posta, altresì, la recidiva del reclamante”. Viene infine specificato che Mourinho “a fronte della semplice negazione da parte del sig. Serra delle accuse a lui rivolte, indugiava in espressioni offensive («sei un bugiardo», «non sei un uomo») ovvero gravemente allusive sulla presunta parzialità del suddetto ufficiale di gara («mi hai fatto buttare fuori perché sei di Torino e domenica c’è Roma – Juventus»). 

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