Scontri a Napoli: arrestati 7 ultras, tifosi tedeschi scortati verso Roma e Salerno
Dopo gli scontri di ieri pomeriggio nel centro di Napoli, sono scoppiati nuovi tafferugli nella zona del lungomare al termine del match di Champions tra partenopei e Eintracht. Un gruppo di ultras napoletani ha, infatti, tentato un assalto presso l’albergo dove alloggiavano gli ultras tedeschi sul lungomare, scontrandosi con le forze dell’ordine che presidiavano la zona. Al momento, le autorità riferiscono di sette tifosi arrestati (quattro napoletani e tre tedeschi), ma il numero è destinato a salire. Intanto, sta procedendo in queste ore l’allontanamento degli ultras dell’Eintracht da Napoli. Un primo gruppo di circa trecento ultras ha lasciato Napoli nella notte. Altri saranno scortati verso Roma, verso l’aeroporto di Capodichino e verso Salerno.
In mattinata il procuratore aggiunto di Napoli, Sergio Amato, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Rai News: “Quello che è successo a Napoli è sconcertante e preoccupante se pensiamo alla gente che ieri era in strada e all’esempio che viene dato da questi gruppi ultrà. Abbiamo assistito a un fenomeno di violenza che ormai va ben oltre l’evento calcistico. Ritengo che le forze dell’ordine abbiano fatto un lavoro eccezionale, paradossalmente hanno saputo limitare i danni al massimo, ma per fronteggiare questi eventi serve intervenire sul piano normativo sotto il profilo dell’effettività delle sanzioni e di una fase cautelare più rigida. Dal punto di vista giudiziario sarebbero necessarie norme più incisive. I club in questi ultimi anni hanno fatto tantissimo, ma a volte questi fenomeni di violenza urbana avvengono anche a chilometri di distanza dagli stadi. Quello che i club possono fare ulteriormente è isolare del tutto questi gruppi violenti e delegittimarli agli occhi della popolazione. I tifosi tedeschi che sono stati arrestati, saranno processati e giudicati. Gli altri, che stanno tornando a casa, sono stati tutti identificati. Le indagini dovranno accertare anche se è vero che questi ultrà abbiano agito contando sul gemellaggio con tifoserie di altre squadre italiane. Ripeto, questi gruppi hanno bisogno della partita come occasione per uscire allo scoperto, sono organizzazioni strutturate che pianificano ogni cosa”.