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Kings League al Camp Nou davanti a 92mila spettatori. Il pubblico di Barcellona grida “Siuuum” di CR7

Le Final Four sono state seguite da più di 2 milioni di spettatori che si sono collegati sui diversi social network per seguire l’evento

Fonte Foto: profilo Instagram Piqué

Scrive il Corriere dello Sport, avreste mai immaginato di vedere tutto il Camp Nou urlare il famoso ‘Siuuum’ di Cristiano Ronaldo per festeggiare il gol? Potere della Kings League, il torneo di calcio a 7 ideato da Gerard Piqué e cominciato il 1° gennaio, la cui prima edizione è terminata ieri con le Final Four disputate nello stadio del Barcellona davanti a 92522 spettatori.

È successo dopo il calcio di rigore trasformato da DJ Mario, che per festeggiare ha scelto l’ormai iconica esultanza del portoghese accompagnato dal boato dei tifosi presenti. Successo sugli spalti, sì, ma soprattutto online. Perché le 12 squadre presenti nella Kings League sono prevalentemente di proprietà di streamers – ma anche di ex giocatori come Agüero e Casillas, presenti al Camp Nou assieme a David Villa e al presidente del Barça Joan Laporta – con milioni di seguaci tra YouTube, Twitch e Tik Tok. I più conosciuti, tanto per dirne 2, sono Ibai Llanos e TheGrefg. Per contestualizzare meglio, basta sapere che le Final Four sono state seguite da più di 2 milioni di spettatori che si sono collegati sui diversi social network per seguire l’evento, con dirette trasmesse anche sui siti dei quotidiani più conosciuti come Marca e Mundo Deportivo.

Alla fine a vincere la prima edizione della Kings League è stato ‘El Barrio’, la squadra presieduta dallo streamer Adri Contreras, che ha battuto in finale gli ‘Aniquiladores’ con un perentorio 3-0. competizione che ha colto nel segno, con un seguito incredibile dal primo all’ultimo giorno, a tal punto che spesso l’audience della Kings League è stato addirittura superiore a quello delle partite de LaLiga disputate in contemporanea. Per questo Piqué ha già pronti altri progetti per il futuro: in calendario adesso c’è l’edizione femminile, la Queens League, a cui farà seguito la Prince League dedicata ai più giovani. Inoltre, la volontà per il futuro è quella di uscire dai confini spagnoli ed espandersi. Insomma, la Kings League non si pone limiti.

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