Hellas Verona, il presidente Setti alla Gazzetta: “La squadra è viva, credo nella salvezza”
Il presidente dell’Hellas Verona, Maurizio Setti, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, parlando della lotta salvezza, dei suoi dieci anni di gestione del club e alcuni retroscena di mercato. “In questi anni mi spiace solo di alcune contestazioni e di essere stato capito poco. Forse ho sbagliato qualcosa a livello di comunicazione, ma a livello sportivo posso incolparmi di poco. In dieci anni di gestione siamo stati otto volte in Serie A. Credo nella salvezza, la squadra c’è ed è viva. Le tante cessioni che abbiamo effettuato sono state ponderate. E’ inutile tenere giocatori che non vogliono rimanere. Il bilancio, poi, va sempre tenuto in considerazione”.
Setti ha poi raccontato di un retroscena di mercato riguardante la Juventus: “Antonio Conte si dimise dalla Juventus perché non gli presero Iturbe, all’epoca un nostro calciatore. Lui è stato forse il miglior acquisto della mia gestione: una promessa di campione che poi alla Roma si è perso. Non me lo sarei aspettato, ha perso umiltà”.
Infine, ancora un occhio al passato: “Luca Toni è la persona a cui sono più legato ed è anche il primo, insieme a Pazzini, che ha aderito alla nostra fondazione di beneficenza. Inoltre è una persona bella e trasparente. La miglior stagione la facemmo con lui, quando riscoprimmo un Toni galattico e facemmo il record di punti. Invece, la stagione in cui abbiamo espresso il miglior calcio è stata quella con Juric in panchina”.