Dieci parate, come il voto che si meriterebbe Guillermo Ochoa per la prestazione messa in campo ieri all’Arechi contro l’Inter. Se infatti i nerazzurri hanno mancato l’appuntamento con la vittoria per la quarta volta consecutiva, molto del merito va al portiere della Salernitana, sontuoso soprattutto al 65′, nell’opporsi a De Vrij con un volo stile Superman. Eppure, per Memo, non è stata la più difficile: “Penso che la parata sul tiro di Correa sia stata la più complicata. Anche quella su Barella era difficile, così come quella sulla linea. I giocatori dell’Inter mi hanno fatto i complimenti pur essendo arrabbiati per il risultato” ha detto ieri sera ai microfoni di Sky Sport.
La carriera infinita del classe 1985 ha trovato a Salerno un clima stimolante per continuare a dare spettacolo, a suon di salvataggi clamorosi. E la prestazione di Ochoa di ieri sera entra di diritto nella storia di questo campionato. Con dieci parate il portiere eguaglia il record di Radu in Roma-Cremonese del 22 agosto 2022. Con la differenza che i riflessi del rumeno non erano bastati ad evitare la sconfitta ai grigio-rossi, puniti da un gol di Smalling. Ieri sera, invece, complice il gol di Candreva all’89’, Ochoa ha messo le mani su un punto d’oro per i granata dell’Ippocampo. E con prove del genere, è possibile sognare in grande: “Sono qui per lasciare il segno, vorrei giocare il prossimo Mondiale, non sarà facile ma ci proverò“.
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