Udinese-Monza finisce 2-2 alla Dacia Arena. Gli ospiti avevano ribaltato l’iniziale vantaggio di Lovric con le reti di Colpani e Rovella, ma al 90′ un’ingenuità di Petagna ha regalato il pari a Beto, che ha realizzato il primo rigore assegnato ai friulani in questo campionato. Al termine della gara Andrea Sottil è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per la consueta intervista post-partita. Ecco come ha commentato la prestazione dei suoi: “La squadra ha fatto un grande primo tempo, come l’avevamo preparata: abbiamo segnato un gol su una situazione che sapevamo che ci avrebbero lasciato, concludendo molto e dominando. L’arrabbiatura e il dispiacere sono legati all’avvio di ripresa, inspiegabile, nel quale prendiamo due gol in cinque minuti. Il Monza non aveva mai tirato in porta, nella ripresa hanno sfruttato due situazioni nelle quali dovevamo essere più attenti. Chi è entrato si è fatto trovare pronto, abbiamo chiuso con quattro attaccanti e Nestorovski è stato bravo a prendersi il rigore. L’ho visto più volte, tra l’altro è il nostro primo rigore: credo che il contatto con Petagna sia evidente, non si cura del pallone e va addosso a Nestorovski. Tante volte ci sono questi contatti, secondo me è rigore: l’arbitro lo ha fischiato e ce lo prendiamo“.
“Prima di Bologna venivamo da quattro risultati utili consecutivi: abbiamo pareggiato a Bergamo, abbiamo battuto l’Empoli che ieri ha pareggiato col Milan, e noi abbiamo battuto i rossoneri… Deulofeu è un giocatore fondamentale per noi, come lo è Pereyra: Success non è Gerard, anche se è un giocatore straordinario. Adesso abbiamo una coppia molto più fisica che sta facendo molto bene. Dobbiamo ritrovare lucidità, serenità e la fase difensiva, che abbiamo fatto bene nel primo tempo, perché il gol lo troviamo sempre. In termini di cattiveria e concentrazione non possiamo prendere quei due gol lì: l’Udinese però ha 39 punti in classifica, e ora ci prepariamo a una trasferta complicata come quella di Roma”.
“Pafundi è un ragazzo molto serio, con un grande talento. parliamo però di un 2006: il suo progetto tecnico è chiaro qui, lo vogliamo far diventare un protagonista. Gli sto dando un minutaggio che ritengo giusto e lui sta crescendo. Ebosele è un 2002, al primo anno di A: anche lui è cresciuto molto, è molto abile nell’uno contro uno. Grazie ai miglioramenti che gli abbiamo fatto fare e alla sua disponibilità sarà sicuramente protagonista”.
Fonte: Fantacalcio.it
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