Balotelli, il retroscena al City: “In spogliatoio vennero quasi alle mani, Mancini gli lanciò una borsa, scoppiò la lite”
Scrive il Corriere dello Sport, “In spogliatoio vennero quasi alle mani, Mancini gli lanciò una borsa addosso e scoppiò la lite“. E’ il racconto di Les Chapman, ex magazziniere del Manchester City che, al podcast Ninety Three Twenty, ha svelato alcuni retroscena inerenti gli anni dal 2010 al 2013 in merito al conflittuale rapporto tra Mario Balotelli e l’attuale allenatore dell’Italia Roberto Mancini. Un rapporto di amore e odio, confermato dallo stesso Chapman: “Una volta giocavamo contro la Dinamo Kiev e Balotelli è stato espulso dopo venti secondi”, racconta l’ex magazziniere dei ‘Citizens’. “Una volta rientrato negli spogliatoi, è rimasto seduto davanti al suo armadietto restando in silenzio. Poco dopo è arrivato Mancini“.
L’ex allenatore del City ha così iniziato a “imprecare in italiano contro di lui, agitando le braccia ed essendo quasi posseduto. Stava per tornare in campo per seguire la partita quando è incappato nella borsa di Costel Pantilimon (ex giocatore del Manchester City). L’ha raccolta, si è girato e l’ha lanciata verso Balotelli, che si è abbassato di scatto lasciando che l’oggetto rimbalzasse sull’armadietto“.
Chapman poi racconta che Mancini “corre nuovamente incontro” a Balotelli urlandogli di tutto in Italiano. Poi la rivelazione: “Mi sono messo in mezzo per evitare che iniziasse una lite ma in quel momento Mancini si è voltato ed è tornato a seguire la partita”. Su Balotelli: “Mario aveva abilità fantastiche ma non sarà mai un giocatore per la squadra, in effetti penso che l’assist ad Aguero (per il 3-2 al Qpr, ultima giornata di Premier League, gol decisivo per il titolo, ndr) sia stato l’unico…“.