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Commisso attacca Cairo: “Con lui il Torino non ha vinto nulla. Io in 4 anni a Firenze…”

Un altro affondo del presidente della Fiorentina contro il n°1 del Toro: “I fatti parlano da soli, da quando è presidente non ha vinto nulla”

Photo LiveMedia/Lisa Guglielmi Florence, Italy, September 18, 2022, italian soccer Serie A match ACF Fiorentina vs Hellas Verona Image shows: Rocco Commisso (president of ACF Fiorentina) LiveMedia – World Copyright

I fatti parlano da soli. Da quando Cairo è presidente del Torino non ha vinto nulla, vediamo cosa succederà a noi ma sono già contento che dopo 4 anni abbiamo l’opportunità di vincere qualcosa”. E’ l’ennesima stoccata di Rocco Commisso a Urbano Cairo, in un batti e ribatti a distanza che prosegue ormai da molto tempo. Il precedente attacco del magnate americano era arrivato il 1 febbraio, dopo la partita di Coppa Italia vinta dalla viola contro il Toro, con Commisso che rimarcava il poco spazio dato dalla Gazzetta dello Sport (di proprietà di Cairo) alla sua squadra.

In occasione della conferenza stampa tenuta in tarda mattinata allo stadio Franchi, il patron viola ha toccato vari temi, da quello scottante dello stadio – “E’ un monumento, ma non è all’altezza della città” – alla situazione economica del club, fino al confronto con gli altri club in Europa: “La cosa più bella è che se sono tornato e i ragazzi sono riusciti a qualificarsi per la finale. Ancora non abbiamo vinto niente. Andiamo avanti partita dopo partita. Sono emozionato. Portare la Fiorentina in Europa nello spazio di quattro anni è stato bellissimo. Ci sono altre proprietà che non sono mai andate in Europa negli ultimi 15-20 anni. Se si vince qualcosa sarà bello, ma parlerò di quello solo se accadrà“.

Fiorentina, Commisso sul Franchi: “E’ il più grande fallimento della mia carriera. La burocrazia sta rovinando l’Italia”

Il presidente della Fiorentina ha parlato anche della questione Franchi: “Ho grande rispetto di Nardella, ma la burocrazia sta rovinando l’Italia. Fare un progetto come lo stadio Franchi e mettere nel mezzo così tante istituzioni è una cosa che in America non si vede. In America verrà costruito uno stadio da 2 miliari di cui 1,3 finanziati dalla città. Negli Stati Uniti, i piccoli paesi, le città e i comuni hanno l’opportunità di prendere soldi pubblici dove le tasse non si pagano e questo è un grande beneficio. Le squadre di calcio, football, baseball sono sempre aiutate dai comuni perchè hanno capito che altrimenti se ne vanno a costruire altrove. Fortunatamente qua non è così. Ma la burocrazia è il problema numero uno dell’Italia. Si vede anche in altre città come Milano e Roma. Il Franchi è un monumento anche se… Mamma mia, non è all’altezza della vostra Firenze. La città è bellissima, lo stadio no. E non ci aiuteranno mai a realizzare uno stadio in tempi, costi e controlli giusti. In qualche maniera la politica vuole controllare quello che succede, incluso il futuro della Fiorentina. Io devo accettare certe cose, ma non è detto che debba mollare. Se veniva accettato il progetto Casamonti ad oggi sarebbe finito. Invece, iniziando ora il progetto ci vorranno almeno 3/4 anni. Non metterò soldi nello stadio. Non è mio. E’ del comune e se lo fanno loro. Allo stesso tempo abbiamo bisogno di risposte, dove giocherà la Fiorentina? Quanto sarà l’affitto? E’ quasi un anno che domando questo. Capitolo chiuso? Io sono sempre disponibile a realizzare uno stadio alle mie condizioni. Siamo disponibili a vedere se si può fare qualcosa. Sicuramente non metterò un penny sul nuovo Franchi“.

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