Che facce ha visto nello spogliatoio?
“Beh sicuramente sono tutti molto dispiaciuti per non aver dato la felicità a un pubblico meraviglioso come quello di stasera. Lo percepisci che questi punti, gli ultimi, sono i più difficili da fare a livello mentale. Ti tolgono qualcosa, poi se trovi una squadra stimolata e ben allenata come la Salernitana che si è chiusa a riccio diventa più difficile. Poi c’è un pochino di ingenuità sul gol subito“.
L’abbiamo vista molto delusa alla fine…
“Sono fatto così, se per caso dovessimo vincere per me diventa più tranquillità e più piacere a veder gioire la gente. Si percepire questo affetto, diventa massiccio nelle orecchie e nella testa, glielo dobbiamo donare. Noi rappresentiamo il loro sogno ed è giusto che ricevano indietro questo sogno. Dobbiamo fare questo gol in più per donarlo a loro. Dal mio punto di vista si dilaziona il godimento. In questa classifica io non ci sto così scomodo, anzi. Rimandiamo ma è solo un allungare i festeggiamenti“.
La gente continua a festeggiare in strada, nonostante il risultato…
“Ne riceveranno una frustata di entusiasmo tutti coloro che amano questo sport, se il Napoli dovesse vincere lo scudetto. Sarà un qualcosa che farà piacere a tutti quelli che amano il calcio, al di là di quelli un po’ cattivelli...”
Quanto senti tuo questo scudetto e questa stagione fantastica?
“Io giro i complimenti alla squadra, ai giocatori. Si sono messi a testa bassa a fare quello che gli veniva chiesto, sempre. Hanno cercato di diventare un gruppo di amici, oggi tutti pensavano al compagno, alla squadra, a fare un dribbling in più per mettere davanti al portiere un compagno. Se si pensa al compagno si diventa sempre più forti. Se vinciamo il campionato riusciremo a uscire a testa alta, sennò avremo fatto solo una cosa parziale“.
Quando l’avversario prende le misure, non si dovrebbe essere un po’ più sporchi a volte?
“C’è solo un modo per non ricevere le critiche a questo sport: non farlo. Se fai l’allenatore o giochi ti arrivano sempre le critiche. Ci sono i cecchini, i tiratori scelti che si appostano sui tetti ti sparano. Per me non è un problema, si va a fare quello che bisogna fare, perché l’obiettivo nostro è arrivare primi. E’ l’unica via d’uscita. Bisogna essere più sporchi? Può essere la soluizione, dobbiamo giocare più palle dietro la linea difensiva. Fino a che non hai i piedi sulla linea di fondo c’è sempre possibilità. Nel secondo tempo abbiamo giocato troppo la palla sui piedi, in questo momento non siamo abbastanza lucidi per farlo“.
Avete messo il lavoro al centro di tutto. Quanto è orgoglioso?
“Un po’ di soddisfazione ce l’ho anche io, ma sono i calciatori a meritarselo. Ho visto la professionalità e la disponibilità con cui si sono allenati. Io spesso cito quelli che hanno giocato meno, perché costringono i titolari a allenarsi sempre al massimo. La qualità del lavoro è sempre di livello alto“.
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