Mourinho recrimina: “Ci manca un rigore gigantesco”. Poi aggiunge: “Dybala in grande dubbio per la Coppa”
Scrive Sportmediaset, José Mourinho è soddisfatto e orgoglioso della prestazione della sua Roma a Bologna, nonostante lo 0-0 che di fatto fa perdere l’occasione dell’aggancio al Milan al quinto posto: “Sono orgoglioso di questo match, perché anche se gioca un ragazzino o una della femminile la squadra non cambia la sua professionalità e il suo cuore. Può cambiare la qualità, ma non i principi di base. E ci manca un rigore gigantesco”. Sulla zona Champions a sei punti ha aggiunto: “Da due o tre mesi dico che la partita più importante è sempre la prossima, i tifosi devono ascoltarmi perché la nostra è stata una stagione fantastica”.
Intervenuto ai microfoni di Dazn il tecnico protoghese ha applaudito i suoi: “È stata una partita d’orgoglio e ne sono soddisfatto. È un orgoglio, magari poi andiamo ad analizzare i singoli, ma collettivamente abbiamo fatto una buona partita contro una squadra di un tecnico come Motta che ha fatto un gran lavoro”.
Sulla stagione ha quindi aggiunto: Quando eravamo secondi o terzi ho sempre detto che questa squadra poteva pensare solo alla partita dopo, perché quando le partite si accumulano non possiamo arrivare fino in fondo. Non abbiamo fatto scelte, abbiam pensato sempre partita dopo partita. Da due o tre mesi dico che la partita più importante è sempre la prossima, che sia campionato o Europa. La nostra stagione è fantastica, potete dire quello che volete in base al risultato finale. Vincere o non vincere, vincere l’Europa League o arrivare settimo. È una stagione nei limiti di questi ragazzi, perché abbiamo giocato bene. Ho sempre detto che non avevamo il potenziale per arrivare in fondo a due competizioni”.
Non mancano però le recriminazioni: “È stato un pareggio solido con l’opportunità grandissima di Belotti mancata e un rigore gigante non dato. I ragazzi hanno fatto molto bene”.
E ora testa al Leverkusen per il ritorno della semifinale di Europa League, ma non restano gli interrogativi: “Recupero Wijnaldum, eravamo in accordo di farlo giocare 60′ e l’ho cambiato prima per non saltare uno slot di sostituzioni. Celik è in dubbio, Dybala è un grande dubbio”.
Sull’essersi trovato a sfidare un suo ex calciatore come Motta ha poi sottolineato: “Il tempo passa veloce ed è emozionante. Sono cresciuti, significa che io ho la forza di stare ancora qui dopo tanti anni. Magari si stancano di me e di Ancelotti, ma alla fine siamo sempre qui”.
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