Scrive Gazzetta, nell’incidente del 16 aprile 2023 in cui sono rimasti coinvolti un tram ed il Suv guidato da Ciro Immobile non ci sono colpevoli, almeno secondo le indagini condotte dalla Polizia Municipale di Roma. Nonostante i 12 feriti, tra cui il centravanti della Lazio ed una delle figlie, non sono emerse responsabilità chiare su chi abbia causato l’impatto passando con il semaforo rosso l’incrocio fra lungotevere delle Navi e piazza delle Cinque Giornate, nel quartiere Prati. La parola ora passa alle assicurazioni, pronte a scatenare la solita guerra di perizie volte a fornire una ricostruzione credibile dell’accaduto. Pochi minuti dopo l’impatto, il centravanti laziale aveva dichiarato a caldo di essere passato con il verde mentre guidava il suo Land Rover Defender, accusando più o meno direttamente il macchinista del tram della linea 19 di aver fatto il contrario. Accusa rimpallata al 100% dal 43enne dipendente dell’Atac che conduceva il tram. Anche gli automobilisti testimoni dell’incidente, secondo le indagini della Municipale, non avrebbero fornito elementi chiari per una ricostruzione credibile dell’accaduto.
In assenza di elementi probatori certi, come già ipotizzato subito dopo l’incidente, si arriverà al concorso di colpa, anche se è non è da escludere l’intervento sul fronte civile di un Giudice di pace, il cui parere potrebbe risultare decisivo per indirizzare le responsabilità. Stando ai rilevamenti di Roma Mobilità, non risultano malfunzionamenti nell’impianto semaforico installato all’incrocio dove è avvenuto l’impatto, almeno nella mattina di domenica 16 aprile. Anche le perizie sui due veicoli coinvolti non avrebbero fornito elementi utili ai vigili urbani del I Gruppo Prati per chiarire responsabilità, considerata l’assenza di perizie disposte dal tribunale, in assenza di contestazioni sul piano penale. Comprese quelle relative alla velocità presunta del Suv al momento dell’impatto, tale da far deragliare un tram che pesa dalle 18 alle 20 tonnellate. Non esistono nemmeno prove-video dell’incidente, dato che l’unica telecamera presente sulla piazza, viene utlizzata da Roma Mobilità solo di notte per leggere le targhe dei veicoli ai quali è vietato il transito sul lungotevere dopo una certa ora. Dopo l’incidente del 16 aprile 2023, almeno, quella telecamera rimane attiva anche di giorno.
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