Scrive il Corriere dello Sport, suo mentore dai tempi di Perugia e Pescara, pochi conoscono Massimiliano Allegri come Giovanni Galeone. L’attuale allenatore della Juventus lo aveva anche ringraziato dopo aver vinto il suo primo scudetto in carriera con il Milan. I tempi ora però sono cambiati, e il futuro sulla panchina bianconera non sembra così scontato. Di questo ha parlato Galeone ai microfoni di Marte Sport Live.
Queste le sue parole: “Allegri? Resta alla Juventus. È dal 1958 che sono anti juventino, giocavo nella Nazionale juniores e a Coverciano ogni volta che rubavamo una palla a Boniperti lui diceva “fallo” e l’arbitro fischiava”.
Galeone poi continua parlando delle vicende extra campo che hanno coinvolto i bianconeri: “Da anti juventino però dico che non è normale prendere 10 punti di penalizzazione poco prima di scendere in campo. Se la Juve non avesse giocato con l’Empoli, già salvo, ma con Verona, Spezia o Lecce in corsa per salvarsi, cosa sarebbe successo? Così si falsa un campionato. Sarebbe stato meglio finire il torneo e poi procedere alla penalizzazione, che sarebbe stata in ogni caso certamente afflittiva”.
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