Fumata bianca, finalmente. La Sampdoria passa ad Andrea Radrizzani e a Matteo Manfredi, attraverso il fondo Gestio Capital, che ha fatto da asset manager dell’intera operazione, insieme ad Aser e QSI come investitori. Superata, quindi, l’offerta presentata da Alessandro Barnaba (e rimodulata più volte nel corso delle trattative negli ultimi mesi). L’attuale patron del Leeds, insieme al socio Manfredi, entrati sulla scena come competitor solo in tempi recenti, hanno convinto il CdA, le banche creditrici e gli advisors (PwC e Banca Lazard) con la loro proposta, giudicata la più congrua relativamente alla ristrutturazione del debito e all’esposizione della Samp nei confronti di alcuni istituti di credito, oltre che di una miriade di creditori a livello locale. I quali, rispetto alla proposta iniziale (che prevedeva un rientro del 35% delle somme a loro dovute), potranno recuperare una cifra ben maggiore, salvando le attività di ciascuno e potendo proseguire le loro attività. Diversamente la strategia di Alessandro Barnaba, già piccolo azionista della società, prevedeva invece una prima ricapitalizzazione di 35 milioni (possibile proprio in quanto socio), ma senza versare a Ferrero la cifra stabilita per aprire la “cassaforte” del trust. Una soluzione che, alla fine, non avrebbe consentito almeno inizialmente un cambio al timone del club.
alva, dunque, la società blucerchiata, con una operazione che si chiude in extremis e che verrà formalizzata presumibilmente nell’assemblea degli azionisti riuniti in seconda convocazione (la prima, ieri pomeriggio, era andata deserta) nella giornata di lunedì, presso la sede di Corte Lambruschini. Già nelle prossime ore, invece, si attende la ratifica degli accordi con l’attuale patron Massimo Ferrero, azionista di riferimento del club con il 55% delle quote. La proposta di Manfredi e Radrizzani è stata giudicata vincente anche perché consente di “liberare” la Samp dal trust in cui era stata inserita tempo addietro, attraverso un esborso di una trentina di milioni, necessari all’ormai quasi ex patron per risolvere i suoi contenziosi legati ai concordati romani ancora aperti. Proprio ieri pomeriggio, a poche ore dalla partita con il Sassuolo, ultima gara in casa per la squadra di Stankovic in questa tormentata stagione, la tifoseria era scesa in strada in un lungo corteo che si era chiuso nei pressi della gradinata sud dello Stadio. All’interno dello stadio era stato poi esposto uno striscione (“dall’inferno ritorneremo”) che, solo poche ore dopo, suona premonitore sulla buona riuscita dell’operazione-salvataggio.
La prima scadenza da rispettare sarà il pagamento degli stipendi dei tesserati del primo trimestre 2023, da effettuare entro martedì 30 maggio, anche se qui era venuto in aiuto della Samp l’anticipo di una parte del paracadute per le retrocesse concesso dalla Lega nei giorni scorsi. Poi bisognerà dedicarsi all’allestimento della nuova rosa che necessariamente verrà di fatto rivoluzionata, considerando anche i tanti giocatori in prestito presenti nel gruppo attuale, per consentire un’immediata risalita in Serie A.
Fonte: Gazzetta
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