L’allenatore del Lecce, Marco Baroni, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport nella quale ha raccontato la salvezza ottenuta domenica: “La salvezza del Lecce sta nell’aspetto prestativo. Nell’ultimo decennio, tra le ultime dieci squadre della classifica, quindi parliamo di un centinaio di club, il Lecce è secondo per minori reti subite. Prima del via del campionato, la nostra rosa aveva solo 450 minuti giocati in Serie A. La Sampdoria era a 1923 e la Cremonese a 753. Inoltre abbiamo la squadra più giovane del campionato, la quinta se consideriamo le 98 squadre dei top 5 campionati europei. Siamo l’unica squadra nei top 5 campionati europei che non ha mai subito più di due gol. Aggiungo: siamo la squadra che in base al possesso concesso subisce meno tiri nello specchio della porta. Teniamo una difesa alta, aggressiva che con concede mai giocate facili e fa entrare poco gli avversari in area. Il recupero è sempre alto. Proprio da un recupero alto abbiamo portato Colombo al calcio d’angolo che a Monza ci ha dato la salvezza. Sono contento della nostra difesa e orgoglioso di questi dati”.
Non solo dati, ma anche un bel rapporto con la dirigenza e lo staff: “Con Corvino ci siamo piaciuti subito. La sua fame era la mia. Avevo quel sogno di fare bene come feci da calciatore del Lecce e in lui ho visto la voglia di realizzare qualcosa per il territorio. Un richiamo forte. Nella quotidianità è molto attento, presente agli allenamenti, con una capacità di analisi importante. Dice sempre che i particolari fanno la differenza. Lui è una garanzia. Gli ho sempre detto: ‘Ti ho promesso che ci salviamo e lo faremo’. Non ho mai voluto dare alla squadra la sensazione di essere preoccupato. L’anno prossimo sarà forse un pochino più facile, ma di certo non sarà scontato. Ridurre il gap con le altre è difficile. Il fatturato crea già una classifica e noi abbiamo idee, ma non tante risorse economiche. Finora con il Lecce ho firmato contratti di un anno. Il rinnovo non lo considero una priorità visto il rapporto che ho con il presidente Sticchi Damiani e con Corvino. La priorità ora è il Bologna, dopo parleremo”.
Infine, un pensiero sulla convocazione in nazionale di Baschirotto: “Sono molto felice. Con lo staff l’abbiamo fatto giocare centrale contro l’Inter in emergenza ed è esploso. Merita la convocazione”.
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