Il tecnico del Manchester City, Pep Guardiola, ha parlato a Sky Sport in vista della finale di Champions League di domani contro l’Inter: “Mi hanno chiesto tanto per questa partita. Siamo qui ma sono sempre le solite domande prima di una partita così importante, niente di nuovo”.
Lei è sempre sereno prima di una finale di Champions.
“Le farfalle nello stomaco ci sono, domani ancora di più, ma non devo dimenticare che alla fine è una partita di calcio, dobbiamo fare quello che sappiamo, analizzare l’Inter e ricordare di essere tranquilli, perché è una semplice partita di calcio”.
Avete festeggiato dopo la vittoria della Premier e della FA Cup, è importante
“abvbiamo dato tanti giorni liberi, ci siamo visti 11 mesi e siamo stanchi di vederci. Abbiamo poi conosciuto l’Inter, le sue potenzialità, ma siamo stanchi e dovevamo arrivare con tranquillità. Dobbiamo parlare poco e domani fare tanto”.
A fine stagione si perde qualcosa fisicamente?
“Quello che penso è che l’unica cosa che conta sia quello che fai in campo domani, la storia non conta e neanche quello che hai fatto fino a questo momento. Dobbiamo conoscere l’Inter il meglio possibile e immaginare quello che faranno. Fanno un grande possesso palla, con inserimento dei centrocampisti, specialmente Barella. Non penso ad altro se non a questo. Se vinceremo saremo la squadra più forte d’Europa, altrimenti i secondi, che non è comunque male. Loro con lo 0-0 penseranno di stare vincendo, noi che stiamo perdendo. Se prenderemo gol non dobbiamo pensare che dovremo fare tre gol, ne basta uno”.
Haaland giocherà la prima finale a 22 anni, come lei, ne ha parlato con il giocatore?
“No, non abbiamo parlato di questo. Ha una grandissima opportunità ma penso che ci sarà tante volte. Gli ho detto che avrà poco spazio, con tre centrali e Brozovic con Calhanoglu. Lui sa che ci vorrà pazienza, gli faremo arrivare le palle per poter segnare”.
Fonte: Tuttomercatoweb.
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