Scrive Gazzetta, gli arabi fanno sul serio per Massimiliano Allegri e l’incontro monegasco dell’ultime ore lo ha confermato una volta di più. All’allenatore della Juventus, dopo giorni di contatti tramite emissari, è stato proposto un ricco contratto triennale. Le cifre restano top secret, ma si continua a vociferare di uno stipendio tra il doppio e il triplo rispetto ai 7 milioni – 9 con i bonus – che il toscano guadagna attualmente a Torino (contratto fino al 2025). Un’offerta sontuosa, raccontano i ben informati. La delegazione saudita, capitanata da una figura di primo piano del Paese e in missione a Montecarlo per convincere Max a sposare il progetto arabo(l’Al Hilal in pole rispetto all’Al Ahli e all’Al Nassr di Cristiano Ronaldo), non ha incassato il fatidico “sì” sperato. Ma nemmeno una chiusura totale. Allegri, stando agli spifferi che giungono da Ryad, si è limitato a prendere atto della proposta. Tanto che gli arabi si aspettano una risposta, positiva o negativa che sia, per i prossimi giorni. Nessuno si sbilancia, in un senso o nell’altro. C’è la consapevolezza che da Allegri possa arrivare il medesimo “no, grazie” ricevuto nei giorni scorsi da Lionel Messi, che ha preferito i 40 milioni stagionali dell’Inter Miami (Usa) di David Beckham ai 500 calati sul tavolo dall’Al Hilal per portare il campione del mondo argentino nel torneo degli altri Palloni d’Oro Cristiano Ronaldo (Al Nassr) e Karim Benzema (Al Ittihad).
Il futuro di Allegri si capirà nei prossimi giorni. L’impressione delle persone vicine al tecnico livornese è che Allegri non sia convinto di affrontare un passo del genere, almeno per adesso. Un po’ per questioni logistiche legate alla famiglia. E un po’ perché, nonostante le tensioni delle scorse settimane con i dirigenti bianconeri (“confronti duri, ma costruttivi”, li ha definiti l’a.d. Scanavino nell’intervista a Sky Sport), una stagione senza Champions League e la rifondazione in atto, in questo momento prevalga ancora in Max la voglia di ripartire con la Juventus e portare a termine la missione. Per tutti questi motivi, ora come ora, la sensazione è che Allegri terrà fede al contratto, che scade tra due anni, e tra il 10 e l’11 luglio sarà regolarmente in ritiro alla Continassa. In un contesto normale, probabilmente non ci sarebbero nemmeno più dubbi. Ma trattandosi di Arabia Saudita e di offerte fuori mercato — dai 200 milioni per Ronaldo ai 100 di Benzema —, a priori non si può escludere ancora nulla. Soprattutto perché dalle parti di Ryad non è detto che si fermino di fronte a un primo no di Max. Un rilancio è da mettere in conto. Ma l’esito non è comunque scontato. Allegri, nell’estate del ritorno alla Juventus dopo i due anni sabbatici e i 5 scudetti di fila conquistati nel primo ciclo, privilegiò l’Italia e la Signora alle affascinanti offerte arrivate dall’estero. E qualche sirena, forse risvegliata dall’affondo saudita delle ultime ore, è risuonata anche ieri in Francia. Già, sono girate nuove voci su Allegri come piano B del Paris Saint Germain nell’eventualità di un mancato lieto fine con l’ex Bayern Monaco Julian Nagelsmann, considerato tuttora il grande favorito.
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