CdS: il Napoli ha scelto Hojlund se parte Osimhen, l’Atalanta chiede 40-50mln. No sconti
Scrive il Corriere dello Sport, giovani e (ovviamente) forti: che abbiano un fisico bestiale, che sentano e vedano la porta, che costino il giusto, che (magari) guadagnino non esageratamente. La prova del 9, ammesso che debba servire, è racchiusa in una serie di normalissime, banalissime eppure straordinarie domande: perché se un giorno dovesse veramente presentarsi a Castel Volturno qualcuno che sia costretto a bussare al cancello con i piedi, avendo le mani occupate da un pacco di milioni di euro, le risposte dovranno essere ormai già pronte. Qualcosa c’è, nell’aria, quale altra s’avvertirà, inevitabilmente, e però se Victor Osimhen dovesse sistemare la valigia sul letto e prepararsi per un lungo o anche breve e comunque ricco viaggio, allora il Napoli tirerà fuori dalla «pennetta» le relazioni del proprio staff tecnico, lascerà che il lavoro di scouting emerga ancora e di nuovo, leggerà gli algoritmi di questo nuovo mondo, s’approprierà di se stesso e poi si lancerà, avendo danaro a sufficienza, in un’area di rigore assai simile ad un’arena.
l calcio cambia o resta immutabile, dipende dai casi e dalle circostanze, ma quando si cerca un calciatore, tutto è come prima: capacità tecniche, caratteriali, curriculum vitae, carta d’identità e costo. Il Napoli ha ascoltato Maurizio Micheli e Leonardo Mantovani, la coppia che sonda l’universo, ed ha stilato le gerarchie per l’eventuale eredità di Victor Osimhen, che ci sta, è intoccabile, inavvicinabile, ma sino a tentazioni ingovernabili. E Rasmus Winther Hojlund ha tutto ciò che serve ad una squadra che voglia restare nell’Olimpo: ha la forza dei vent’anni, ha la capacità di produrre (dieci gol complessivamente con l’Atalanta) ha un ingaggio che sta comodamente dentro i parametri (adesso, un milione loro) e pazienza se per accomodarsi con la Dea bisognerà essere consapevoli di dover affrontare un braccio di ferro tra i 40 e i 50 milioni di euro.