Prima di Roberto Mancini, Arrigo Sacchi. Anche il tecnico di Fusignano abbandonò la panchina della Nazionale a contratto in corso, nel bel mezzo delle qualificazioni al Mondiale 1998. Accadde a fine 1996, sulla scia delle tensioni per la brutta figura degli azzurri agli Europei (fummo eliminati nel girone di qualificazione) e della sconfitta (2-1) nell’amichevole con la Bosnia del 6 novembre. Da quella gara passarono tre settimane di discussioni e di confronti, alla fine Sacchi rassegnò le dimissioni. Alle sue spalle c’era il Milan. Tutto si consumò in poche ore: prima la sconfitta rossonera a Piacenza (3-2) e l’esonero di Tabarez, poi i contatti con Sacchi. Alle 23.05 dell’1 dicembre, con una telefonata all’allora commissario della Figc Lello Pagnozzi, Arrigo mise termine alle sua esperienza sulla panchina della Nazionale: Berlusconi lo stava aspettando al Milan, per ricominciare insieme dopo il periodo d’oro vissuto insieme dal 1987 al 1991. La Nazionale, il 16 dicembre, fu affidata a Cesare Maldini, che avrebbe poi guidato gli azzurri fino al 22 luglio 1998. Lo scrive il Corriere dello Sport.
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