Il Napoli riparte da dove aveva lasciato, ma con un tricolore in più. Frosinone battuto in rimonta con una prova solida. I campioni d’Italia partono con il piede giusto e lanciano il primo messaggio alle inseguitrici.
LE SCELTE – La serie A riaccoglie Di Francesco a quasi due anni dall’ultima panchina e l’ex Roma ha subito una montagna altissima da scalare. Contro il Napoli, confermato il 4-3-3 con Harroui e Baez ai lati di Cuni. Per la prima sulla panchina partenopea, Rudi Garcia lancia il debuttante Cajuste dal 1′ al fianco di Lobotka e Zielinski. E’ di fatto l’unica sorpresa del match, Raspadori sostituisce Kvara sulla sinistra, Juan Jesus è preferito a Natan in difesa.
DOCCIA FREDDA E RIMONTA – Il primo tempo si mette subito su binari favorevoli ai padroni di casa. Al 3′ Cajuste scalcia Baez, che cade a terra in area. L’arbitro Marcenaro decreta il rigore dopo qualche secondo di tentennamento e Harroui spiazza Meret. Serve questo shock iniziale ai campioni in carica per entrare in partita. E’ la catena di destra azzurra a alzare i ritmi e a cambiare la storia della partita. Prima con Politano, che al 20′ segna con un mancino (non irresistibile, a dire il vero) dal limite dell’area, poi con l’indomito Di Lorenzo, bravo a spingersi in avanti e a servire con i giri giusti un pallone che Osimhen scaraventa in rete. Nel mezzo un gol annullato a Raspadori per fuorigioco dello sfortunato e disorientato Cajuste. Gli azzurri vanno negli spogliatoi in vantaggio, ma il Frosinone è vivo.
LA RIPRESA – Finisce la partita di Cajuste, inizia quella di Anguissa. Si riscompone così il centrocampo dello scudetto e il Napoli cresce in ritmi e intensità. La prima occasione del secondo tempo è però per i ciociari, che colpiscono un palo con Baez su punizione. Rispondono subito i tricolori: scippo di Raspadori, Zielinski imbuca per Osimhen, ma il nigeriano alza troppo la conclusione. Poco male, la doppietta è rimandata solo di 23′. L’azione è stupenda: imbucata perfetta di Di Lorenzo che taglia fuori i centrali del Frosinone, il 9 si trova in un attimo davanti a Turati e lo infilza. 3-1 e partita virtualmente chiusa. C’è spazio anche per la passerella finale di Osi, che lascia il campo a Simeone per i minuti finali. L’ultimo sussulto partenopeo arriva all’88’: Zielinski cade in area, l’arbitro lascia correre e causa le proteste (punite col giallo) di Garcia. Che però può sorridere, il suo Napoli riparte con un successo convincente.
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