Michael Kayode, classe 2004, nato a Borgomanero (NO), con doppio passaporto, italiano e nigeriano. È lui la scommessa vinta da Vincenzo Italiano, allenatore della Fiorentina. Il giovane terzino è cresciuto molto l’anno scorso con la Primavera diretta da Alberto Aquilani, confermandosi tra i migliori insieme ad un altro giovane aggregato alla prima squadra, ovvero Amatucci. Kayode ha giocato un brillante Europeo U19 disputato e vinto, suo il gol vittoria contro il Portogallo che è valso il trionfo all’Italia. Scartato dalla Juventus e passato poi al Gozzano in Serie D, prima di essere acquistato dalla Fiorentina.
Ieri Kayode ha stupito tutti giocando titolare a Genova nella bollente cornice di Marassi al posto di Dodò. Un esordio in Serie A vissuto con la stoffa di un veterano, Michael ha un futuro florido davanti a sé, ed un “maestro” in quel ruolo come il brasiliano dal quale “rubare” il più possibile. Dopo ieri quindi, Michael Kayode si è messo in pole per sostituire Dodò, una fascia destra quella dei viola dunque ad alta velocità. Una sana competizione quella nata tra i due, che può condurre la Fiorentina solo ad una crescita, Dodò ha reso omaggio al suo compagno inchinandosi al momento del cambio. Una prestazione quella del terzino italiano condita da delle ottime giocate sulla linea di fondo ad eludere l’avversario, rendendosi così molto pericoloso. Unica sbavatura sul gol dell’1-4 del Genoa, quando non è riuscito a salire in tempo per far sì che Biraschi fosse in una posizione di fuorigioco.
Pioggia di complimenti per Michael Kayode dopo la straordinaria prestazione al suo debutto. “È arrivato carico, ha un grande carattere, non si è lasciato intimidire da nulla. Dodò non era al 100% così l’ho premiato. Deve lavorare ancora tanto, ma è forte, non ha paura di nulla”, queste le parole di Vincenzo Italiano al termine di Genoa-Fiorentina sul gioiellino viola. “Non è mai bello parlare dei singoli, però Kayode è stato incredibile”, questo l’intervento del ds della squadra viola Daniele Pradè.
Michael Kayode al suo esordio in Serie A ha giocato 82′ prima di lasciare il posto a Dodò, 84% di passaggi riusciti (48/57), 88 i tocchi durante il match. Tra le sue statistiche spicca quella relativa ai dribbling, praticamente imprendibile (4/4). Grande precisione quella che ha messo in luce nei tiri lunghi, 80% (4/5). 5 i rinvii effettuati, 4 le palle spazzate di testa, 9 quelle recuperate, solo una persa. Micidiale nell’uno vs uno, 83% di successo (5/6), 80% di duelli aerei vinti.
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