GENOVA – Partita da tripla, squadre come cantieri aperti ed è pur sempre calcio d’agosto: tutta aria fritta. La Fiorentina dilaga con merito in un Ferraris rossoblu che riscopre il massimo palcoscenico a distanza di soli 15 mesi. In vantaggio già al 4’, raddoppio prima del quarto d’ora, 0-3 prima dell’intervallo: chi si aspettava equilibrio era proprio fuori strada.
La Viola fa capire al Grifone l’abisso che separa serie A e serie B, anche se siamo solo alla prima giornata. Genoa stordito, impalpabile, mai in grado di cominciare davvero la sua partita. Fiorentina sempre e comunque in controllo, a dettare ritmi e palleggio, evidenziando una personalità coltivata negli anni della gestione Italiano. Quella personalità che rappresenta un punto d’arrivo per un Genoa ora bisognoso di un po’ di tempo per capire la categoria, per scovare quel che serve soprattutto sul massimo palcoscenico e quello che assolutamente va evitato.
Come giocare sottoritmo, come perdere distanze, come andare sistematicamente in difficoltà quando si tratta di far dialogare tra loro i reparti. La Fiorentina ha messo a nudo i difetti della matricola: in un baleno. Per gli oggettivi limiti di questo Grifone ancora a corto di rinforzi top e pure bersagliato da assenze pesanti. Ma pure perché questa Viola, già scintillante a spiagge in piena attività, promette tanto, tantissimo. Col suo centrocampo di palleggiatori, con la sua retroguardia sincronizzata e il suo attacco multisoluzione.
Certo, quasi sempre d’ora in poi la pasta degli avversari sarà decisamente diversa, ma questa Viola promette tanto e promette bene. Promette, in assoluto, di poter restare sul palcoscenico delle star di stagione. In Italia ma anche in Europa. Perché Italiano si conferma coach moderno e lungimirante. Perché l’organico è in continuo arricchimento di soluzioni e pure perché, quando cominci a frequentare l’alto livello con sistematicità, restare tra i big diventa un po’ più facile.
Consapevolezza di poter dire tanto e, in più, quello spirito di rivalsa alimentato dalle finali perse in maniera tendente al doloroso perenne contro Inter e West Ham: una miscela che promette di essere esplosiva, per lanciare in orbita una Fiorentina che a Marassi ha fatto intendere di aver servito alla concorrenza un intrigante aperitivo di quel che poi arriverà nei prossimi mesi.
Articolo a cura di Carlo Danani
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