Un anno e tre mesi dopo il “Gallo” torna a cantare in campionato. Era il 1 maggio 2022, quando allo stadio Castellani di Empoli il Torino infligge un netto 3-1 ai padroni di casa grazie ad una tripletta di Andrea Belotti. Un addio in grande stile per Belotti che firmerà un contratto con la Roma a fine agosto, la prima vera opportunità con una big della sua carriera. In maglia giallorossa, sotto la guida di Josè Mourinho, Belotti funziona a corrente alternata. In campionato fatica a trovare spazio dal primo minuto, complice la concorrenza di Tammy Abraham, e di conseguenza i gol stentano ad arrivare. Di contro, Belotti nelle coppe riesce a trovare la sua vena realizzativa. In Europa League, infatti, mette a segno gol importanti come quello che vale il pareggio a Siviglia contro il Betis, e quello che apre la rimonta all’Olimpico contro il Salisburgo, contribuendo al passaggio del turno.
Belotti chiude così la stagione con 0 gol in campionato, 3 in Europa League ed 1 in Coppa Italia: un bilancio nettamente negativo per un attaccante che nella sua carriera ha mostrato grande confidenza con la rete. Un altro dato che stigmatizza la stagione sottotono di Belotti è il numero di tiri tentati in campionato. Il “Gallo” ha effettuato appena 16 tiri di cui solo 9 nello specchio della porta nei 1134′ raccolti in 31 presenze in Serie A. Nonostante le evidenti difficoltà incontrate, la Roma ha voluto dare fiducia a Belotti prolungandogli il contratto fino al 2025. E il “Gallo” ha subito risposto presente.
Nonostante le voci di mercato che vogliono la Roma alla ricerca di un nuovo attaccante, data anche l’assenza di Abraham fino a gennaio, Belotti si è presentato all’esordio in campionato motivato a mille, determinato a riscattare la passata stagione. Nel match contro la Salernitana che ha aperto la nuova Serie A, Belotti ha impiegato appena sette minuti per bucare la rete. Ma il suo urlo liberatorio gli è rimasto strozzato in gola perché l’arbitro Feliciani e il VAR hanno annullato per fuorigioco: la sua punta del piede era oltre l’ultimo difensore granata per pochi centimetri. Passano i minuti e si arriva al 17′. Llorente lancia lungo dalle retrovie trovando Belotti, il quale è bravissimo a prendere posizione su Fazio, superare Gyomber e battere Ochoa. Il “Gallo” è finalmente tornato a cantare in Serie A interrompendo così una striscia di 34 partite consecutive senza gol. E allora perché accontentarsi di segnarne solo uno? Belotti è on fire, così nella ripresa incorna di testa il gol del 2-2 evitando la sconfitta contro una coraggiosa Salernitana. Adesso Belotti è chiamato a dare continuità alla sua vena realizzativa, già a partire dal match di sabato con il Verona, per tornare il bomber che tutti conosciamo.
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