Statisticamente le squadre che giocano in casa hanno più chance di raggiungere la vittoria rispetto agli ospiti. Possono contare sulla spinta del pubblico, conoscono pregi e difetti del campo da gioco e, di solito, mantengono il possesso del pallone più degli avversari. Aspetti che trovano un’eccezione piuttosto curiosa nel Torino di Ivan Juric, che ha aperto la sua stagione ieri pomeriggio con uno scialbo 0-0 contro il Cagliari di Ranieri. Certo, i 36 gradi che si registravano alle 18:30 dalle parti dello stadio Olimpico non hanno aiutato, ma parliamo di una caratteristica che il Toro si porta dietro almeno dalla scorsa stagione e che prescinde dalle condizioni atmosferiche. La squadra granata fa una fatica tremenda a vincere in casa. Lì dove dovrebbe essere più facile, appunto. Eppure quella di ieri sera è stata l’ottava gara di fila senza successi davanti al proprio pubblico. L’ultimo successo casalingo è datato 6 marzo 2023, un 1-0 contro il Bologna, a firma Karamoh. Poi quattro ko e altrettanti pareggi.
Sanabria e compagni ci hanno provato, soprattutto nel primo tempo, andando vicini al gol con due occasioni costruite su calcio piazzato. Nella ripresa il buio. Nessun giocatore offensivo capace di accendere la luce, dribblare, arrivare al tiro. E di un gol nemmeno l’ombra. E neanche questa è una sorpresa. Nelle citata striscia di gare senza vittorie, le reti sono state solo quattro, equamente ripartite (Torino-Napoli 0-4, Torino-Roma 0-1, Torino-Salernitana 1-1, Torino-Atalanta 1-2, Torino-Monza 1-1, Torino-Fiorentina 1-1, Torino-Inter 0-1). In nessun caso il Toro è riuscito a segnare più di un gol. Se a questo si aggiunge che Milinkovic-Savic ne ha sempre subito almeno uno (cinque i cleansheet totali in casa l’anno scorso e solo 2 nelle ultime 13), è facile concludere che l’Europa, con questo rendimento fra le mura amiche, è un traguardo impossibile da centrare.
Non è un mistero che nell’ultimo campionato il Torino abbia costruito la propria classifica – con Juric due decimi posti di fila – soprattutto lontano dallo stadio Olimpico. In trasferta ha avuto un rendimento da Champions (31 punti, frutto di 9 vittorie e quattro pareggi) in casa quasi da retrocessione (5 successi). E infatti i punti sono stati 22, solo due in più dello Spezia, 6 in meno dell’Empoli. Per cambiare il destino del cammino appena iniziato serve fare qualcosa in più, sia davanti che sul mercato. Perché non possono bastare le conferme di Radonjic (2 gol nella passata stagione), di Vlasic (5, solo 2 nel 2023) o dell’ottimo Sanabria (miglior marcatore con 12). Giocatori già in rosa l’anno scorso. Per i gol e i punti in più in classifica servirà aggiungere qualità.
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