Arnautovic: “Milan prima rivale per lo Scudetto. Triplete? Non è facile. Non ho un obiettivo minimo di gol”
Marko Arnautovic ha bagnato il suo secondo esordio, dopo quello del 2010, con la maglia dell’Inter con un assist contro il Monza e ai microfoni di Sportmediaset l’austriaco spiega così le sensazioni provate per il ritorno in nerazzurro: “Vincere la prima partita è stato importantissimo, sono molto contento di essere tornato e già quando sono entrato a San Siro ho provato un’emozione forte, ero già emozionato all’arrivo allo stadio”.
Dove vuoi portare questa Inter?
“Quando sei all’Inter bisogna vincere, è importante lottare per la seconda stella: voglio aiutare dentro e fuori dal campo”.
Obiettivo personale di gol, te lo sei posto?
“Non ho un obiettivo di gol minimi da segnare, non me lo impongo mai e a maggior ragione dopo una sola partita giocata. Voglio aiutare la squadra con gli assist o con i gol, che è anche meglio visto che un attaccante vuole sempre fare gol, ma fare previsioni… no”.
Com’è il rapporto con Lautaro Martinez?
“Lautaro è fortissimo, è il nostro capitano. Dobbiamo aiutare lui come tutta la squadra, quando si è uniti e tutti si aiutano si fa sempre una bella stagione”.
Inzaghi ti ha voluto fortemente: cosa ti chiede?
“Niente di strano, l’allenatore mi chiede di dare tutto in ogni partita e andare a mille in allenamento. Qui ho un ottimo rapporto con tutti, poi conta il campo: è lì che va fatta la differenza”.
Il sogno è provare a fare un altro Triplete, stavolta da protagonista?
“Prima di tutto lo scudetto, lotteremo per la seconda stella. Il Triplete… non è facile. Anche tredici anni fa nessuno ci credeva a inizio stagione, non si sa mai. Ma non è facile, bisogna fare tanto, non posso dire a inizio stagione dove arriveremo. Sarebbe un sogno per tutti noi giocatori e per il club”.
C’è una squadra che reputi la prima rivale per lo Scudetto?
“La prima rivale è sempre il Milan, a Milano c’è uno dei derby più grandi al mondo. In questo mercato hanno rafforzato la squadra ma non abbiamo paura di nessuno”.