Vincenzo Italiano, allenatore della Fiorentina, ha parlato così alla vigilia di Fiorentina-Rapid Vienna:
Che partita si aspetta?
“Mi riallaccio a quello che ha detto il tecnico del Rapid. Ci metteranno pressione. Aspetto che la partita possa essere quella del secondo tempo dell’andata ma dovrà dipendere da noi. Vogliamo fare gol e non mi aspetto un Rapid che ci potrà aspettare. Dovremo affrontare la partita con la testa, niente follie per cercare di far gol con tutti i giocatori. Questo è quello che ci aspetterà domani. Se saremo bravi prenderemo in mano la gara ma c’è anche un avversario che non è sprovveduto. Vorranno darci pressione, vedremo”.
Avverte un po’ di tensione? Vede analogie con la gara di Basilea dell’anno scorso?
“Domani sarà diverso rispetto alle sfide dell’anno scorso. Dobbiamo ribaltare la partita, preparare una rimonta e lo scenario sarà diverso. Dovremo essere bravi e maturi. A livello mentale dovremo essere pronti o bravi. Sono convinto che gli occhi e la fame dei ragazzi non mancherà, cercheremo di fare tutto il possibile. Abbiamo grandi possibilità di metterli in difficoltà e di fare la partita. Se saremo bravi a creare tanto e ancora più bravi a concretizzarle allora esulteremo noi”.
A che punto è la Fiorentina?
“L’unico pensiero che ho è quello di cercare di superare questo turno. Il mercato disturba tutte le squadre, non solo la Fiorentina, ma non ne voglio parlare perché è una gara importantissima per la stagione. Mi preoccupa solo la gara, di come si svolgerà, di come dobbiamo approcciarla. In base a come andrà faremo valutazioni. Non penso a cose extra campo, non sarebbe giusto per la squadra e per la società”.
C’è una gerarchia in porta?
“È stato giusto mandare in campo Christensen, viste le tante partite ravvicinate. Speriamo di passare il turno in modo di avere la possibilità di coinvolgere tutti. Bisogna dimostrare e fare bene, per tenersi stretto il posto. Il ruolo del portiere è determinante, anche se non è di movimento. Chi è più bravo giocherà di più. La gestione con tante partite sarà diversa”.
Arthur come sta?
“Per essere un giocatore che non aveva giocato quasi mai l’anno scorso sta dando grandi risposte. Volevamo gestirlo e per questo è stato sostituito contro il Lecce. L’importante è non farsi male. Sta giocando bene, ha fatto anche un assist da dentro l’area di rigore. Siamo contenti della sua risposta dal punto di vista fisico. Sotto quello tecnico non avevamo dubbi, sa giocare e si vede. È integro, senza problemi e al 100%”.
Spesso ha parlato di concretezza e attenzione da migliorare. Come ci sta lavorando?
“Sulla concentrazione stiamo cercando di fare di tutto per non fare arrivare il nostro avversario spesso di fronte al portiere. In tre partite è successo quattro volte e non siamo riusciti a limitare i nostri avversari. Poi conta l’aspetto individuale. Davanti dobbiamo continuare a rifornire gli attaccanti. Abbiamo fatto sei gol, due su palla inattiva. Continuiamo ad avere numeri importanti ma per non avere problemi dal punto di vista dei risultati dobbiamo migliorare ancora un pochino. Continueremo a lavorare dalla mattina alla sera. Far tirare quattro volte in tre partite l’avversario è un grande merito. Il demerito è aver preso altrettanti gol”.
Sabiri torna tra i convocati. Che ruolo potrà avere?
“Ha lavorato bene in queste prime settimane. A livello balistico ha un grande piede. Ha avuto un fastidio al ginocchio ma in questo momento sembra che sia risolto. Gli piace giocare da esterno ma è abituato a giocare diversamente. Ha avuto un problema fisico, poi lo sfrutteremo soprattutto sulle palle inattive: qualità che possono determinare. Anche lui avrà il suo spazio e cercheremo di coinvolgerlo. Non si preclude nulla a nessuno: chi spingerà forte giocherà”.
Per domani sono previsti solo 20.000 spettatori. Cosa ne pensa?
“Non mi permetto di esprimere giudizi. L’anno scorso siamo sempre stati stimolati, sia in campionato che in Conference. Qualcuno pensa magari che la Serie A sia più importante ma noi dobbiamo pensarci poco a questa cosa. A prescindere dalle presenze sugli spalti dobbiamo fare tutto il possibile”.
C’è grande considerazione nei confronti della Fiorentina. Secondo lei la squadra può alzare l’asticella?
“Dobbiamo pensare a noi stessi. Gli avversari possono dire quello che vogliono ma noi dobbiamo sapere che qualcuno ci affronterà con più attenzione e rispetto. Grazie agli innesti e al lavoro dobbiamo dimostrare in campo di poter migliorare, contro qualsiasi avversario. Dobbiamo sempre controbattere. Nzola, Beltran, Mina, Infantino, Parisi, Sabiri: tutti questi possono dare tanto in questo contesto. Devono essere messi nelle condizioni di rendere. Con queste qualità possiamo rendere la nostra considerazione più grande. C’è chi dice che siamo diventati molto più forti? Dobbiamo dimostrarlo sempre sul campo”.
Fonte: TMW
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