Vincenzo Italiano, allenatore della Fiorentina, ha così parlato alla fine di Fiorentina-Rapid Vienna:
180′ più complicati di quelli con il Twente? Il diverbio con il tifoso?
“Questi due avversari sono tosti ed in entrambi i sorteggi potevamo trovare qualcosa di meno difficile, ma vuol dire che dovevamo essere messi alla prova. Il Rapid Vienna è una squadra tosta, oggi doveva tutelare il vantaggio. Noi bravi a creare tante palle gol, il primo tempo speravamo di sbloccarla. Secondo tempo straordinario, volevamo questa qualificazione, ormai dobbiamo crescere sarebbe stato un peccato enorme. Diverbio con il tifoso? Ho assistito ad un secondo tempo a Vienna dove non abbiamo fatto superare la metà campo, e i tifosi gli hanno dato sostegno. Noi abbiamo iniziato con qualche tifoso che è totalmente l’opposto, a me questo dà fastidio, già dobbiamo lottare con i nostri avversari. Se questo è l’atteggiamento per essere uniti, non sono io a far cambiare questo in giro per il mondo. Io sono pagato per lavorare ed andare in campo”.
Ha visto il rigore di Nico? A chi dedica questa qualificazione?
“No, non li guardo mai i rigori. Si certo, ecco perché personalmente, soprattutto in partite come queste, dove puoi perdere una competizione europea, una delle tre competizioni. È lì che uno vuole attaccamento, sostegno, gli avversari sono tosti, la dedico con tutto il cuore alla mia famiglia perché mi sostiene e sa quanto è difficile, quanto sacrificio metto e mettiamo per ottenere i risultati”.
Amrabat va via, Kokorin resta? Che obiettivi si è posto?
“Su Amrabat non sono io che devo rispondere, su Kokorin è tornato diverso, siccome in questi due anni avete visto che non si può non premiare chi va forte, chi si impegna e dà l’anima, non so cosa accadrà domani ma io quando vedo sudore ed impegno in allenamento, dà chance e possibilità a tutti. Kokorin si è meritato questi minuti, si comporta da professionista serio. Quando migliori gol fatti/subiti, vittorie, migliori. Siamo sulla buona squadra, ci preme mettere nelle condizioni fisiche alcuni calciatori. Dobbiamo preoccuparci di metterli nelle condizioni di rendere”.
È più contento per le partite di Gonzalez o per quello 0 nella casella dei gol subiti?
“Il concetto chiaro è che i due accanto alla punta centrale sono attaccanti, nel momento in cui fa gol Gonzalez lo fa un attaccante, lui è una nostra freccia negli ultimi metri e si sta davvero confermando. Lo vedo coinvolto, che si prende responsabilità mi sta piacendo tantissimo, sono contento. Ora devono iniziare a far gol anche gli altri. In campionato abbiamo 6 gol fatti, con 5 marcatori diversi. Dobbiamo accompagnare con molti uomini, anche con un pizzico di buona sorte. Difendere come ha fatto Ranieri, buttarsi a peso morto su una situazione che ti può far subire gol, entrare in scivolata, così possiamo evitare gol. Dobbiamo migliorare tutti nei numeri, fattore importante non subire gol. La fiducia devono averla anche gli altri”.
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