Scriviamo queste righe nella notte tra giovedì 31 agosto e venerdì 1 settembre, senza sapere cosa accadrà nell’ultimo giorno di mercato. Le speranze sono due: il difensore mancino ed il centrocampista, soprattutto a qualificazione europea raggiunta. A proposito, era abbastanza chiaro come la partita contro il Rapid Vienna sarebbe stata una svolta per la stagione viola: in negativo o in positivo. Nel primo caso le ripercussioni sarebbero state devastanti: psicologiche e pratiche. Rosa da sfoltire, morale da rifondare, investimenti che andavano a farsi benedire, insomma… un ridimensionamento in piena regola. Al contrario, il 2-0 del Franchi ci restituisce una Fiorentina rigenerata, pronta ad investire sul mercato (speriamo), col morale a mille anche in vista di San Siro con l’Inter. Soprattutto ci restituisce una Fiorentina compatta, coesa, battagliera e determinata. Questo è il risultato più grande, superiore persino alla qualificazione. Stasera i viola hanno dato tutto, nonostante una preparazione atletica inferiore (10 partite ufficiali a 4 per la squadra austriaca), hanno corso e rincorso, hanno sofferto, hanno saputo aspettare il momento giusto per colpire. Senza perdere il controllo, senza farsi prendere dalla frenesia, anche se la prima mezz’ora è stata all’insegna della tensione e del nervosismo. In una parola la Fiorentina è sembrata una squadra matura, cinica, concreta, che ha fatto tesoro dell’esperienza maturata l’anno scorso. Tutte caratteristiche che varranno oro anche in campionato.
Su tutti, ovviamente, Nico Gonzalez. Menzione di merito anche per Ranieri che, finalmente, non ha finito con i crampi, non ha sbagliato un intervento, sempre concentrato, sempre sul pezzo. Tanto che ci viene il dubbio se davvero serva questo famoso difensore centrale di piede mancino. Però, chi ha rubato la scena, è stato senza dubbio Nico Gonzalez. Tanto che, in tempi di mercato, viene da chiedersi: quanto varrebbe oggi l’argentino? A soli 27 anni, quasi campione del mondo, un esterno che sa segnare, rifinire, forte di testa, cecchino infallibile sui calci di rigore? E, se continua così, quanto varrà a fine stagione? 50, 60, 70 milioni? Se hanno pagato Tonali 75, figuriamoci Nico… Bene ha fatto Commisso a resistere alle sirene del mercato (già da questa sessione): bene per la Fiorentina che ha bisogno come il pane di quello che (finalmente) sta onorando al meglio la maglia numero 10, bene per le proprie casse in vista di una succulenta plusvalenza targata 2024. Nel mentre tutto gioca a favore della Fiorentina, e siamo solo all’inizio…
Editoriale a cura di Stefano Borgi
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