Che Marcus Thuram sia un giocatore interessante e talentuoso nel 2023 non è certo un segreto. Ma nel 2019 il giocatore attualmente in forza all’Inter poteva già arrivare in Italia, e alla Fiorentina.
Tutto nasce all’edizione degli Europei U21 nel 2019 in un Francia-Romania giocatosi a Cesena dove sulle tribune, l’intermediario di calciomercato, Michele Fratini, attualmente premiato per il secondo anno consecutivo come “Miglior Talent Scout”, ed opinionista al programma RAI “Calcio Totale”, il quale venne mandato sotto richiesta dall’amico Giancarlo Antognoni (all’epoca in Fiorentina), per seguire diversi profili, tra cui: Mann, Coman, Puscas ed Ikonè.
“Tornai invece “a casa” con la relazione di Marcus Thuram, il calciatore mi colpì per la sua forza incredibile e la sua duttilità non dando punti di riferimento spaziando sul tutto il fronte offensivo, non lo tenevano. Aveva già un fisico imponente, era pronto subito per la Serie A. Considerate che telefonai a Giancarlo Antognoni, già alla fine del primo tempo, anziché aspettare la fine dell’incontro. Il giorno successivo andai in sede a Firenze con Daniele Pradè confrontandomi con loro caldeggiando con enfasi questo calciatore, ma non venne preso nonostante il Borussia Mönchengladbach chiedeva 8 milioni per lui ed Antognoni era propenso all’acquisto poiché si fida delle mie valutazioni. Peccato non averlo visto con la divisa viola indosso (Fratini è legato sentimentalmente alla Fiorentina essendo nato a Firenze ndr), dall’altra sono gratificato per vederlo adesso protagonista con l’Inter avendolo visto prima di altri”.
Secondo te, quanti gol può fare in questa stagione?
“Il suo bello è che segna e fa segnare, può arrivare tranquillamente a 20-25 reti grazie alla compatibilità con Lautaro, è intelligente tatticamente e sa sempre dove stare, paradossalmente predilige l’assist, se ha un difetto è che deve essere più egoista sottoporta, per me è l’identikit dell’attaccante moderno, può giocare ovunque sul fronte offensivo, un vero e proprio jolly. Negli ultimi Mondiali si è fatto vedere, sa sempre farsi trovare pronto essendo costantemente pericoloso, bravo a smarcarsi e progredire in accellerazione”.
E adesso chi consiglieresti al calcio italiano?
“Adesso? Forse penso sia tardi per segnalarlo, ma non posso farne a meno: Charlie Patino, classe 2003 di proprietà dell’Arsenal, è uno dei più grandi centrocampisti che ci sono in giro. È mancino, ha classe innata ed è completo essendo abile a recuperare anche i palloni, calcia bene dalla distanza ed ha un ottimo lancio a lungo raggio, metto su di lui cinque stelle, è un diamante. Lo vidi due anni fa, ma adesso si sta consacrando prendendo in mano l’Arsenal, una delle squadre più blasonate di Inghilterra, per lui, fossi un Presidente, farei vere e prorpie follie”.
Michele grazie e a presto al prossimo talento da segnalare, sperando magari che, stavolta il calcio italiano sia precoce nel prendere e dar spazio ai giovani
“Grazie a te, alla prossima”.
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