Scrive Gazzetta, l’idea è dei dirigenti bianconeri, sempre alle prese con quella spending review dei conti avviata nella sessione di mercato appena terminata. Ma l’entourage di Dusan Vlahovic, nonostante un contratto ancora abbastanza lungo (scadenza 2026) e a salire (da 7 a 10 milioni con picchi di 12,5 nell’ultima stagione), non hanno respinto al mittente l’invito della Juventus a sedersi attorno a un tavolo per ragionare sul futuro. Come dire: parliamone, poi si vedrà. L’orientamento della Signora è quello di valutare per Vlahovic la stessa soluzione progettata anche per altri bianconeri, da Szczesny a Rabiot (per il francese a scadenza si pensa pure a un rinnovo pluriennale). Un prolungamento di un anno, quindi dal 2026 al 2027 nel caso di Dusan, con spalmatura di una parte dell’ingaggio. Un modo per rafforzare ancora di più il legame Vlahovic-Juventus e soprattutto per abbassare i costi annuali del serbo tra ammortamento e stipendio. Al momento si tratta di idee, ma tutt’altro che scontate. Il resto si capirà a ottobre quando si passerà alle offerte vere e proprie e i discorsi si faranno più seri e concreti. Fino ad allora nessuno si sbilancia né da una parte né dall’altra. L’unica cosa sicura è che Vlahovic in estate ha sperato di restare alla Juventus, dove considera ancora all’inizio il suo percorso a causa dei problemi fisici della scorsa stagione, e alla fine è stato accontentato. Soddisfatti anche i tifosi che, nei giorni caldi del tormentone Vlahovic-Lukaku, hanno contestato a gran voce – e in ogni modo – il possibile scambio tra il loro bomber 23enne e il 30enne ex Inter.
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